domenica 6 marzo 2022

Il mistero di Agatha Christie

La Boutique del Mistero, di Andrea Carlo Cappi

Quando si parla di mistero in letteratura, c'è un nome che domina su tutti: quello della scrittrice di narrativa più venduta e tradotta di tutti i tempi, la vera Signora del Giallo, Agatha Christie. La considero una lettura irrinunciabile sia per gli appassionati di gialli, sia per chiunque voglia scrivere storie del mistero, anche di tipo molto diverso. Qualche cifra: 73 romanzi, 165 racconti, tre libri di poesie, due di memorie, 17 testi teatrali tra cui Trappola per topi, che viene rappresentato a Londra da mezzo secolo: si è interrotta per un anno, solo a causa del Covid.
I personaggi più famosi di Agatha Christie sono Hercule Poirot, ex poliziotto belga profugo della Prima guerra mondiale, e Miss Marple, anziana signora sempre attenta ai piccoli indizi e ai pettegolezzi di paese. Ho perso il conto della quantità di trasposizioni sullo schermo, l'ultima delle quali da pooco uscita al cinema: Assassinio sul Nilo con Kenneth Branagh nel ruolo di Poirot, se non erro la quarta versione, dopo un adattamento live tv del 1950, il film del 1978 con Peter Ustinov e il tv movie del 2004 con David Suchet.
Nella vita di una scrittrice di gialli della sua fama possono capitare storie curiose. Come quando nel 1940, mentre sta scrivendo il romanzo di spionaggio Quinta Colonna, viaggia su un treno Oxford-Londra che rimane bloccato in località Bletchley e, indispettita, battezza "Bletchley" uno dei personaggi più antitpatici del libro... senza sapere che a Bletchley Park si trova l'Ufficio Cifra dei servizi segreti, che avrà un ruolo importantissimo nella Seconda guerra mondiale. Quando il romanzo esce nel 1941, il controspionaggio teme che Agatha stessa sia una spia e stia mandando messaggi in codice nei suoi libri, finché non si chiarisce l'equivoco.
O come quando durante i bombardamenti di Londra, nel timore che vada perduto, mette in una cassetta di sicurezza il manoscritto del romanzo Sipario, destinato a chiudere il ciclo di Hercule Poirot. Ma dopo la guerra Poirot continua ad avere un tale successo che Agatha continua a scrivere altri romanzi con lui protagonista, lasciando quello conclusivo sotto chiave per trent'anni.
Tuttavia il mistero più grande e irrisolto di Agatha Christie è nel mondo reale: quello della sua misteriosa sparizione, per undici giorni, nel dicembre del 1926.


Torniamo indietro nel tempo. Agatha Miller, signorina di buona famiglia inglese nata nel 1890, studia, si appassiona alla scrittura e compie persino un viaggio sul Nilo. Nel 1914, mentre scoppia la Prima guerra mondiale, si sposa ventiquattrenne con Archibald Christie, di un anno più vecchio di lei. "Archie" va a combattere in Francia, Agatha rimane in patria come volontaria della Croce Rossa e incontra numerosi rifugiati dal Belgio, da cui nasce l'ispirazione per Poirot.
Finora ha scritto qualche racconto e un romanzo rifiutato da tutti gli editori cui lo ha proposto, ma ora si dedica al suo primo giallo, Poirot a Styles Court. Dopo la guerra i Christie hanno una figlia e nel 1920 Agatha pubblica con successo il suo giallo. Continua a scriverne nella loro casa a Sunningdale, che battezza "Styles". Nel 1926, con il romanzo L'assassinio di Roger Aykroyd (noto anche con il titolo Dalle nove alle dieci), per la prima volta ribalta in modo geniale le convenzioni del genere mystery, cosa che farà spesso nei suoi libri. Agatha Christie diventa famosissima,
Ma il 1926 non è un anno felice: lavora molto, perde la madre e scopre che il marito vuole divorziare, dopo averla tradita con una segretaria venticinquenne di nome Nancy Neele. La sera del 3 dicembre la coppia litiga e lui se ne va dalla loro casa. Lei affida la figlia alla bambinaia, prende un cappotto e una valigia, e si allontana in macchina, senza dire dov'è diretta.
La mattina dopo la sua auto, una Morris Cowley, viene trovata abbandonata nel Surrey, con il cappotto e la valigia a bordo. Agatha Christie è scomparsa nel nulla. La notizia è in prima pagina sui giornali di mezzo mondo, un quotidiano inglese offre cento sterline a chiunque possa fornire notizie. La polizia del Surrey dà il via alle ricerche, con un migliaio di agenti, quindicimila volontari, aerei che sorvolano la campagna, un lago che viene dragato in cerca del cadavere. Agatha non si trova. Il suo collega Sir Arthur Conan Doyle, il celebre creatore di Sherlock Holmes, si rivolge persino a una medium nella speranza di ritrovarla.


Dopo undici giorni, il 14 dicembre, la capo-cameriera dello Swan Hotel di Harrogate, a trecento chilometri da casa Christie, avvisa la polizia che in albergo c'è una signora che dice di venire dal Sudafrica ma che somiglia proprio ad Agatha. La signora si è registrata come Tressa Neale, guarda caso lo stesso cognome dell'amante del marito.
Così la polizia porta Archibald a Harrogate. Lui si siede nella sala da pranzo dell'albergo e vede entrare Agatha, che lo guarda perplessa e tarda a riconoscerlo. In seguito i medici confermano che potrebbe essere vittima di un'amnesia e lei stessa sostiene di non ricordare nulla di quegli undici giorni.
Torna alla sua vita normale, divorzia e riprende a lavorare, continuando a firmarsi con il nome con cui è diventata famosa, Agatha Christie. Viaggia per il mondo e in Iraq incontra l'archeologo Max Mallowan che sposa nel 1930. Dalle loro esperienze insieme, la scrittrice trarrà ispirazione per molti suoi libri, tra cui C'era una volta, il primo giallo ambientato nell'Antico Egitto.
Agatha Christie muore nel 1976 senza avere mai spiegato cosa sia successo nel dicembre di mezzo secolo prima. Nella sua autobiografia, pubblicata postuma nel 1977, si limita a dire che di quei giorni non vale la pena di parlare. Delle centinaia di misteri che ha proposto ai suoi lettori, questo è l'unico di cui non abbia mai rivelato la soluzione. Nel 1979 ne propone una il regista Michael Apted nel film Il segreto di Agatha Christie, con Vanessa Redgrave, Timothy Dalton e Dustin Hoffman. Ma ovviamente non vi posso dire quale sia: non posso guastarvi il finale!


(Puntata trasmessa su Radio Number One il 6 marzo  2022)




Andrea Carlo Cappi (Milano, 1964) ha esordito sulle pagine de Il Giallo Mondadori nel 1993. Da allora ha pubblicato una sessantina di titoli tra romanzi, raccolte di racconti e saggi, presso alcune delle maggiori case editrici italiane e qualcuna delle peggiori. Editor, traduttore, consulente editoriale, all'occorrenza è anche sceneggiatore, fotografo, illustratore, copywriter (di se stesso) e videomaker.

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