Come abbiamo detto in alcune puntate precedenti, quest’anno ricorrono centoventicinque anni dal romanzo "Dracula" di Bram Stoker e cento dai primi film sul celebre vampiro, intorno ai quali si crea subito un alone misterioso. Diventerà una sorta di maledizione che tornerà ad aleggiare sugli interpreti del conte transilvano.
La storia di oggi comincia nel 1924, quando il drammaturgo irlandese Hamilton Deane viene autorizzato a portare in scena una sua versione teatrale di "Dracula". che dopo un tour nelle isole britanniche arriva a Londra nel 1927. Qui tra il pubblico c'è un impresario americano di nome Horace Liveright, il quale ne acquista i diritti e ne fa realizzare un nuovo adattamento. Se ne occupa uno scrittore americano, John L. Balderston, che in quello stesso periodo sta lavorando anche a una versione teatrale di "Frankenstein".
Perciò nell'ottobre 1927, a trent'anni dall'uscita del romanzo, questo nuovo "Dracula" debutta al Fulton Theatre di Broadway a New York... e com'è noto andare in scena a Broadway vuol dire conquistare la massima visibilità per un testo teatrale e per il suo protagonista. Così l'attore che è stato scelto per il ruolo del vampiro, un immigrato con una grande esperienza in palcoscenico e un fortissimo accento ungherese, acquisisce una fama improvvisa che lo proietterà anche nel mondo del cinema e lo trasformerà in una leggenda di Hollywood, segnando la sua carriera nel bene come nel male.
L’attore che rende popolare Dracula al pubblico di tutto il mondo è Bela Blasko, nato da padre ungherese e madre serba nel 1882 a Lugos (all'epoca in territorio austro-ungarico, oggi in Romania) da cui il suo nome d'arte "Bela Lugosi". A vent'anni diviene un attore teatrale, interpretando più volte testi di Shakespeare. Ma poi arrivano la Prima guerra mondiale e tensioni politiche seguito della quale lui, socialista, è costretto a lasciare l'Ungheria. Dopo avere ripreso a fare l'attore in Germania, nel 1921 decide di andare negli Stati Uniti, imbarcandosi come marinaio su una nave e arrivando a New Orleans come immigrato clandestino.
A New York ha regolarizza la sua posizione, ha svolto lavori occasionali ed è tornato finalmente a fare l’attore, anche se il suo forte accento ungherese limita i ruoli che gli vengono offerti. Nel 1927 però viene scelto per il "Dracula" teatrale a Broadway e il suo successo è tale che nel 1931 la Universal Pictures lo scrittura per interpretarlo a Hollywood, con il regista Tod Browning.
Una curiosità: di giorno sul set Browning gira la versione in lingua inglese; di notte con la stessa scenografia, il regista George Melford gira una versione in lingua spagnola con tutto un altro cast di interpreti spagnoli e messicani. Il risultato regge benissimo il confronto con la versione più famosa, anche se ormai per tutto il mondo Bela Lugosi è Dracula.
Il successo però è a doppio taglio: Lugosi viene chiamato a girare quasi solo film horror e a tornare nei panni di Dracula anche in un film comico con Abbott & Costello (noti in Italia come Gianni e Pinotto).
Tra alcool e morfina, Lugosi conclude la sua carriera lavorando come caricatura di se stesso in film modestissimi con lo sconclusionato regista Ed Wood, celebrato da Tim Burton nell’omonimo film con Johnny Depp, dove l’attore ungherese viene interpretato da Martin Landau. Tim Burton si ispira ad alcune leggende di Hollywood, secondo cui, a forza di interpretare Dracula, Lugosi si sarebbe convinto di essere lui stesso un vampiro e dormisse in una bara. Nulla di questo è vero. Tuttavia, alla sua morte fu sepolto con indosso l’abito e il mantello di Dracula, ma non per sua volontà, bensì perché la famiglia volle dirgli addio con il costume di scena che lo aveva reso celebre in tutto il mondo.
Ma la maledizione di Dracula al cinema non si esaurisce qui: ne riparleremo tra qualche puntata. Vi aspetto con la rubrica "La Boutique del Mistero" domenica 3 luglio alle 16.20 su Radio Number One, nel programma pomeridiano di Luca "Lukino" Galiati.