giovedì 3 giugno 2021

Iperwriters - History & Lies I



Photo: Ian Taylor from Unsplash

Iperwriters - Editoriale di Claudia Salvatori

Venerdì, ore 13. La nave Iperwriters porta storie e la Storia.
Perché la Storia con la S maiuscola e non tante piccole non-storie senza inizio, centro e fine che si snodano da una situazione all'altra?
Confesserò che la mia più grande ambizione sarebbe stata scrivere non gialli, né romanzi storici, ma una saga in diversi volumi, trasversale a tutta una società, per raccontare il mondo in cui mi è capitato di nascere. La catastrofica velocità attuale frustra ogni tentativo di mettere in cantiere un simile progetto. Non c'è tempo per narrare una società, neppure in dissoluzione: è già dissolta, e non importa più niente a nessuno.
E d'altra parte nel pensiero moderno si vive nella convinzione di abitare una specie di Eden tecnologico e politico che di migliori non potrebbero essercene. Su che cosa potrebbe far leva una scrittura di impegno civile?
Un teorema letterario simbolico, critico, emblematico?
La mia amica Serenissima, scrittrice italiana emigrata a Berlino, mi scrive:
“Mi domando da un sacco di tempo dove e come possa svolgersi un'epica contemporanea. Non la posso più ritrovare, personalmente, negli esempi passati, perché sono già stati sfatati... e sono stati sfatati dal post-moderno che, dando una nuova prospettiva, you cannot unsee."
Per me il post-moderno (nella filosofia derivata dalla linguistica e nella letteratura) è difficile da ignorare: mi ha fatto sostituire la ricerca del sapere con l'archeologia del sapere, l´ontologia con l´epistemologia, ecc. Ma, insomma, si può ancora creare qualcosa di epico, di sturmunddranghesco, di pieno di pathos, in un vortice di aneliti e di quei moti che danno l'impressione che ci sia un collante unico dell'esistente, che all'esistente dà senso?”
E' diventato forse impossibile raccontare la contemporaneità? E farlo con un'opera che abbia tutti i requisiti di un futuro classico della nostra non- epoca?
Gli insoddisfatti, quelli che non si adattano a raccontare un granello di sabbia calcificato, si danno ai generi letterari, che garantiscono la possibilità di evadere in (o creare) altri mondi, o altre strutture di narrazione che sono sempre altri mondi.
O sprofondano nella Storia antica, per sognare. Sognare quel collante unico dell'esistente' che forse è esistito nelle civiltà passate.
Il seguito nei prossimi container.





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