domenica 8 maggio 2022
Dracula: l'immortale
mercoledì 16 settembre 2020
Premio Torre Crawford - Giada Trebeschi
sabato 12 settembre 2020
Premio Torre Crawford - Vampiri tra noi!
Vampiri tra noi! di Andrea Carlo Cappi
Sabato 19 settembre 2020 dalle 19.00 al Belvedere (via Villa) di San Nicola Arcella (Cosenza) si celebra la serata del Premio Torre Crawford, in onore dello scrittore americano Francis Marion Crawford, che proprio nella località del cosentino ambientò il suo racconto più celebre, Perché il sangue è la vita del 1905 (qui sopra un'illustrazione d'epoca), pietra miliare nella letteratura sui vampiri. Di seguito Andrea Carlo Cappi, curatore dell'antologia ufficiale del Premio - intitolata appunto Perché il sangue è la vita - vi racconta il mito del vampiro e della sua storia nella cultura di massa.
I vampiri sono tra noi. Da sempre. Se ne trovano tracce in civiltà antichissime. Dopotutto incarnano alcune delle paure ataviche dell’uomo. Sono nosferatu, nachzehrer, esseri umani morti eppure non-morti, portatori malsani di un’immortalità a rovescio che, come gli zombie dei miti voodoo, fuoriescono nottetempo dalla tomba per cibarsi dei vivi. Probabilmente la nascita del mito è legata al fraintendimento dei fenomeni di decomposizione, che provocano alterazioni del cadavere e persino suoni misteriosi dall'interno della bara, da cui l'ipotesi ascientifica dei masticatori di sudari. Possono essere generati da morti violente - come racconta F. M. Crawford - e in particolare dal suicidio. Sono associati alle pestilenze, che non a caso producono una grande quantità di corpi da smaltire, e anzi, ne sono ritenuti responsabili. Si legga in proposito il romanzo storico Il vampiro di Venezia di Giada Trebeschi, anche lei ospite del Premio Torre Crawford.
In realtà, sottolinea il saggista Paul Barber nel suo Vampiri, sepoltura e morte, secondo la tradizione slava un vampiro autentico dovrebbe avere l'aspetto di un contadino grassottello e rubizzo, con gli umili vestiti ancora sporchi di terriccio. Niente pallidi nobiluomini seduttori in mantello nero. E poi, perché dovrebbero essere per forza di sesso maschile? Può essere una donna-vampiro a sedurre amanti malcapitati, come nel racconto di Crawford. E non è neppure detto che le prede debbano per forza essere di sesso opposto, come sottolinea Joseph Sheridan Le Fanu nel suo celebre Carmilla del 1872 (sotto un'illustrazione d'epoca) che avrebbe generato il ricco filone delle vampire lesbiche.
Ma intanto non abbassate la guardia. Non lasciatevi ingannare o sedurre da vampiri o vampire al di fuori della letteratura o del cinema: in qualsiasi epoca, sono sempre belve pericolose dall’aspetto falsamente umano, che si nutrono del nostro sangue. Fenomeni di un baraccone che ancora ci spaventa e ci affascina, dopo tanti secoli. O dovrei dire millenni?
Leggi anche gli altri post del Premio Torre Crawford:
-l'intervista a Giada Trebeschi
-l'intervista a Cristiana Astori
-l'intervista ad Andrea Carlo Cappi
-F.M. Crawford raccontato da Andrea Carlo Cappi
-il mito del vampiro raccontato da Andrea Carlo Cappi
-i vincitori dell'edizione 2020
Premio Torre Crawford - Cristiana Astori
Sabato 19 settembre dalle 19.00 al Belvedere (via Villa) di San Nicola Arcella (Cosenza) si celebra la serata del Premio Torre Crawford, in onore dello scrittore americano Francis Marion Crawford. Nato a Bagni di Lucca nel 1854, visse in India e negli Stati Uniti per poi tornare in Italia, dove abitò nella sua villa a Sant'Agnello (Napoli) e a San Nicola Arcella nella torre spagnola del XVI secolo che oggi porta il suo nome (nella foto). Proprio nella località del cosentino ambientò il suo racconto più celebre, Perché il sangue è la vita, pietra miliare nella letteratura sui vampiri. Morì a Sant'Agnello nel 1909.
Leggi anche gli altri post del Premio Torre Crawford:
-l'intervista a Giada Trebeschi
-l'intervista a Cristiana Astori
-l'intervista ad Andrea Carlo Cappi
-F.M. Crawford raccontato da Andrea Carlo Cappi
martedì 18 agosto 2020
Premio Torre Crawford 2020: i vincitori!
1-La notte di Samionos, di Giovanni Parentignoti
2-Bevimi (Andrà tutto bene), di Marco Marinoni
3-L'occasione, di Claudio Bovino
4-Come il mare, di Andrea Sola
5-La trasfusione, di Francesco Papa
6-A-positivo, di Luca Notarianni
7-La scelta, di Svevo Codella
8-Nachzehrer, di Patrizia Birtolo
9-Rio Negro e Rio Solimoes, di Giusi Sabatini
martedì 26 novembre 2019
Premio Torre Crawford 2020: bando di concorso
- Per il 1° classificato, permanenza e aperitivo la domenica successiva alla premiazione in una delle strutture balneari in loco, con vista su Torre Crawford, come preludio al soggiorno di un intero fine settimana che si svolgerà nel mese di settembre;
- Per il 2° e il 3° permanenza e aperitivo la domenica successiva alla premiazione in una delle strutture balneari in loco, con vista su Torre Crawford, con la possibilità a scelta di pranzo o cena, in uno dei ristoranti più suggestivi del luogo;
- Per i classificati 4°, 5° e 6° permanenza e aperitivo la domenica successiva alla premiazione in una delle strutture balneari in loco, con vista su Torre Crawford.
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