Visualizzazione post con etichetta Mario Gazzola. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Mario Gazzola. Mostra tutti i post

giovedì 10 aprile 2025

Milano, 10/4/25: l'aperitivo perduto di "Profondo rosso"


Milano, giovedì 10 aprile 2025, dalle 19.00 all'Hotel Admiral (v. Domodossola 16, ingresso libero) aperitivo thriller-musicale con il rock dei Cavem Sound System live e la prima presentazione del nuovissimo libro-prequel del celebre film Profondo rosso, intitolato Fantasmi di oggi e leggende nere dell'età moderna.

In piena Design Week milanese, accadono strane cose all'Admiral di via Domodossola. Il suo salone si è trasformato in una galleria d'arte contemporanea (con opere di Grittini, Malacarne, Meloniski, Mentuschi e Radchenko) e giovedì 10 aprile dalle 19,00 ospita il concerto della band Cavem Sound System, specializzata in classici del rock anni '70. Un "apericena"? No, un "aperithriller", perché tra Come Together e Smoke on the Water echeggeranno le note inquietanti del capolavoro di Dario Argento: Profondo rosso, film che, insieme alla sua epocale colonna sonora dei Goblin, ha appena compiuto cinquant'anni esatti.
All'Admiral si presenta infatti per la prima volta al pubblico il libro che racconta antefatto, retroscena e segreti mai svelati sinora del giallo che mezzo secolo fa per la prima volta terrorizzò il pubblico italiano. "Un libro che non c'era", ha spiegato Luca Valtorta su La Repubblica, "appare per pochi istanti nel film, ma in realtà non è mai esistito" fino a oggi: curato da Mario Gazzola e Andrea Carlo Cappi, è appena stato pubblicato dalla casa editrice che si chiama appunto Profondo Rosso, di cui è titolare lo scrittore e regista Luigi Cozzi, a lungo collaboratore di Dario Argento.


Paragonato da Valtorta su La Repubblica al Necronomicon lovecfraftiano e alle Finzioni di Jorge Luis Borges, Fantasmi di oggi e leggende nere dell'età moderna è nel film opera di Amanda Righetti (una delle vittime del serial killer, interpretata da Giuliana Calandra), ma nella realtà frutto del lavoro di dieci autrici e autori italiani specializzati in mystery, horror e thriller, tra cui Roberta Guardascione, qui esordiente nella narrativa ma già apprezzata illustratrice, che oltre a curare la sorprendente parte grafica del libro ha contribuito a costruire una delle trame che lo percorrono.
Fantasmi di oggi e leggende nere dell'età moderna è infatti al tempo stesso il prequel del film, una raccolta di storie di fantasmi e di leggende urbane basata sull'indice del libro (visibile nei fotogrammi di Profondo rosso) e un romanzo sulle indagini di Amanda Righetti, vera e propria detective del mistero. Tra coloro che ne ricostruiscono le vicende ci sono anche Claudia Salvatori, Giada Trebeschi, Claudio Bovino, Paolo Di Orazio, Enrico Luceri, Gian Luca Margheriti e lo stesso Luigi Cozzi, con un racconto ispirato dalla protagonista femminile del film, l'attrice Daria Nicolodi.
La sera del 10 aprile, dalle 19.00, tra i brani musicali dei Cavem e i drink del bar dell'Admiral, Mario Gazzola, Andrea Carlo Cappi e Claudio Bovino, racconteranno il "dietro le quinte" di uno dei libri più inaspettati dell'anno, cui lo stesso giorno è stata dedicata una doppia pagina anche sul settimanale Crimen-Cronaca Vera (v. sotto). Oltre che all'evento, il libro è in vendita al Profondo Rosso Store, da Bloodbuster e sulle principali liberie online, tra cui Mondadori Store, LaFeltrinelli, IBS e Libraccio.


 


venerdì 28 marzo 2025

I fantasmi di "Profondo Rosso"


Retroscena di Andrea Carlo Cappi

Vi racconto due storie in breve, una immaginaria e una vera. Ma tutt'e due sono relative a un libro che esiste davvero e che trovate, oltre che in un paio di negozi ben noti di cui vi parlerò più avanti, anche su insospettabili piattaforme online come Mondadori Store, IBSLa Feltrinelli o Libreria universitaria. Potrebbe capitarvi di trovarlo anche in una libreria vicina a casa, ma, nel caso molto probabile che questa invece ne fosse sprovvista e non intendesse ordinarvene una copia, vi sentireste dire che questo libro non esiste. Il che era vero, fino a poche settimane fa...


Ecco la prima storia. Nel 1954 una laureanda di Roma, Amanda Righetti, dedica la propria tesi a quelle che anni dopo prenderanno il nome di "leggende urbane": assassini misteriosi, fenomeni inspiegabili. oscure presenze nell'Italia del Novecento. Mentre ricostruisce queste vicende - in qualche caso indagando in prima persona - Amanda entra in contatto con una casa editrice di Perugia, che nel 1956 pubblica la tesi sotto forma di libro. Fantasmi di oggi e leggende nere dell'età moderna non diventa un bestesller ma, grazie al crescente interesse sul paranormale, è il trampolino di lancio per la carriera di "indagatrice del mistero" dell'autrice.
Senonché, in quel suo primo libro, Amanda ha omesso alcuni dettagli: da un pericoloso segreto riguardante una villa abbandonata alla propria passione malsana per le opere di Regina Calamai, artista maledetta degli anni Venti. Perciò nel 1974 decide di ripubblicare il suo primo libro, ormai introvabile nella vecchia edizione, stavolta raccontando tutto ciò che ha taciuto in passato. Nel frattempo contatta una sensitiva tedesca che, tra le bizzarre opere d'arte della propria collezione, conserva anche le famigerate Pitture Nere di Regina Calamai.
Tuttavia nel marzo del 1975 la sensitiva e la scrittrice sono tra le vittime di una catena di omicidi, proprio quando la riedizione di Fantasmi di oggi e leggende nere dell'età moderna, aggiornata e illustrata con le Pitture Nere, sta per andare in stampa. La pubblicazione viene sospesa e il testo dimenticato fino al 2024, quando i bibliofili Mario Gazzola e Andrea Carlo Cappi ne rintracciano le bozze e lo fanno finalmente pubblicare a cinquant'anni dalla morte dell'autrice; comprese le illustrazioni, la cui autenticità è certificata dall'esperta Roberta Guardascione.


La seconda storia: il 7 marzo 1975 esce al cinema il celebre thriller di Dario Argento Profondo rosso; tra i personaggi figura la scrittrice Amanda Righetti, autrice di un libro intitolato Fantasmi di oggi e leggende nere dell'età moderna, nel quale i protagonisti Marc e Gianna trovano indizi sui misteriosi omicidi che insanguinano la città. Nel film si vedono la copertina del volume, l'indice e le prime pagine di uno dei capitoli. Il libro, benché mai esistito, sembra proprio vero.
Quasi mezzo secolo dopo, lo scrittore Mario Gazzola ha l'idea di realizzare "dal vero" l'opera fittizia di Amanda Righetti e propone al collega Andrea Carlo Cappi di raccogliere un gruppo di autrici e autori che insieme a loro ne scrivano i capitoli elencati nell'indice, i cui titoli sono ben visibili in un fotogramma del film. Cappi contatta Luigi Cozzi, già sceneggatore e film-maker di culto, che con Dario Argento ha collaborato a lungo; nel 1989 i due registi hanno fondato insieme in via dei Gracchi 260 a Roma "Profondo Rosso", casa editrice, libreria e sede del Museo degli Orrori di Dario Argento, dove sono ricostruiti alcuni set dei suoi film. Luigi Cozzi accoglie il progetto dei due scrittori-curatori in veste di editore e vi partecipa con un suo racconto.
Intanto Gazzola e Cappi si rivolgono alla loro artista di fiducia, Roberta Guardascione che, oltre a lavorare alle illustrazioni, contribuisce al libro con un suo racconto e importanti idee strutturali, tanto da diventarne di fatto il terzo curatore. Il volume -  cui collaborano anche Claudio Bovino, Paolo Di Orazio, Enrico Luceri, Gian Luca Margheriti, Claudia Salvatori e Giada Trebeschi - non è soltanto una "raccolta di racconti", ma anche un "romanzo" su Amanda Righetti e l'antefatto di Profondo rosso, in cui si spiegano alcuni dettagli finora enigmatici del film. Il libro esce nel marzo 2025, proprio in occasione del cinquantennale del capolavoro di Dario Argento.


Una delle due storie che ho raccontato è vera. Scegliete voi quale. Ma, se anche voi considerate Profondo rosso una pietra miliare del thriller italiano, non potete fare a meno di procurarvi una copia di Fantasmi di oggi e leggende nere dell'età moderna, di Amanda Righetti, edito da Profondo Rosso.
Lo potete acquistare presso le librerie online che ho citato in apertura. Naturalmente lo trovate al Profondo Rosso Store (in via dei Gracchi 260 a Roma, oppure online sul sito o mediante ordine a info@profondorossostore.com). E da Bloodbuster (a Milano in via Panfilo Castaldi 21, oppure online sul sito); oppure, sempre a Milano, all'edicola di viale Sarca (davanti a Tempi Moderni).
E, in qualsiasi parte d'Italia, potete trovarlo online o, se siete fortunati, anche nella vostra libreria di fiducia. Se invece vi dicono che non esiste, avvisateli che un pupazzo inquietante potrebbe spuntare da un momento all'altro tra gli scaffali...

(Nella foto in apertura: Giuliana Calandra nel ruolo di Amanda Righetti in Profondo rosso; nell'immagine più in basso, il libro di Amanda Righetti in un fotogramma del film. Qui sotto: il booktrailer di Fantasmi di oggi e leggende nere dell'età moderna.)



martedì 11 aprile 2023

Mister Hyde: il doppio e il suo doppio


"Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde" di Robert Louis Stevenson (1886) è un capolavoro della narrativa gotica, ma anche un'icona del dualismo dell'animo umano, oltre che - come sottolineò Stephen King in un suo saggio - una disamina dell'ambiguo potere della scienza che si ricollega al "Frankenstein" di Mary Shelley. E, fatto molto curioso, è anche il romanzo che fu scelto per inaugurare la rinascita de "Il Giallo Mondadori" dopo la Seconda guerra mondiale, pur essendo del tutto estraneo alle linee della collana, prima e dopo.
Correva voce che il manoscritto originale del lungo racconto fosse bruciato nel caminetto di casa Stevenson, per mano dell'autore o, secondo altre versioni, di sua moglie. Quindi sarebbe esistito un "doppio perduto" di una storia sulla perdizione del "doppio".
Tempo fa ci arrivò un curioso messaggio che riportammo - sospettosi - su questo blog. Ma ora riceviamo dalla casa editrice Edikit un brano di un testo di imminente pubblicazione in un volume a cura di Mario Gazzola, che potrebbe scuotere tutte le convinzioni in merito al dottor Jekyll. Nell'enigmatica nota con cui il curatore accompagna l'estratto si fa riferimento anche a un "Hyde e l'altro", opera di una contemporanea di Stevenson di nome Jane Mason, da cui proviene l'illustrazione di apertura.
Dov'è stato recuperato dunque l'estratto che segue, in cui incontriamo un Hyde spaventosamente lucido, pronto a esprimere appieno le proprie malefiche potenzialità? E sarà un caso se questo misterioso manoscritto stevensoniano torna alla luce in un'epoca in cui la natura (umana e non) ha risvegliato in Occidente le paure ataviche dell'uomo, dalla pestilenza alla guerra?

... Le mie escursioni notturne nei goffi ma energici panni del bieco Hyde divennero sempre più frequenti, man mano che guadagnavo maggiore sicurezza nella miscelazione dei componenti e nei dosaggi della pozione da assumere. E parimenti più ardite divennero le mie imprese e le gratificazioni che ne traevo, pur senza trovarmi mai veramente sazio: ogni piacere, ogni godimento, per quanto sfrenato, qualsiasi forma di possesso e abuso riuscissi (e riuscivo sempre) a stabilire sul prossimo che per sua sfortuna incappava sul mio cammino, non bastava mai a saziare la mia brama di spingermi oltre.
Era esattamente come in tutti quei libri gotici che avevo letto, il profondo studio di Baring-Gould o i racconti a tinte forti di altri scrittori francesi, come quel Dumas, che sembrava aver profetizzato il mio stesso destino, oppure Guy de Maupassant (sempre i dannati francesi!), in cui un uomo qualsiasi durante le fasi lunari di luna piena si trasforma in un lupo ferocissimo e insaziabile. Ma quello del licantropo è un mito comune a molte culture ben prima della letteratura gotica contemporanea, non è solo una creatura di fantasia per spaventare bambini e donzelle, e neppure un prodotto della malattia mentale, come sostengono diversi psicologi moderni. Esso non rappresenta che il ritorno a quel primitivo stato di ferocia naturale che esalta i sensi e gli istinti sopiti del carnivoro umano, dalle menadi greche ai vlukodlak slavi fino ai berserker scandinavi, i terribili compagni di Odino nella Caccia Selvaggia, un altro rituale di sangue ben rappresentato dal dipinto del pittore norvegese Arbo.
Il lupo sbrana la preda per istinto, è nella sua natura, e incarna la Paura per antonomasia della razza umana: quella dell’aggressione e della violenza. L’uomo che ritrova il lupo in sé si scopre più robusto, più forte, il naturale dominatore del creato. E, come dimostrano i riti orgiastici di tante culture tribali, più potente e vorace è anche il suo sesso. Proprio come in me ora. Edward Hyde non era dunque un mostro, bensì semplicemente l’uomo riportato alla sua originaria natura ferina. L’uomo che sedeva fiero al vertice della piramide naturale, che si nutriva e si serviva a proprio piacimento delle creature che lo circondavano nella valle dell’Eden, che dominava la femmina com’essa aveva bisogno fisiologico d’esser dominata.
Un lupo, ma con la profondità mentale che solo all’uomo garantisce l’inesauribilità del desiderio, in forza del quale la brama più divorante, il piacere più dolce, è sempre quello che sta ancora dinanzi ai nostri occhi come una chimera da conquistare. Come un frutto per Tantalo.
Questo era il vero potere del mio farmaco: la droga avrebbe scatenato il potere della mia mente di mutare il mio stesso corpo (o, chissà, forse solo la sua percezione da parte del mondo), aprendo la porta del mio studio privato allo scellerato Hyde, che non sarebbe mai stato riconosciuto quale alter ego luciferino dello stimato e mite dottor Jekyll. E così avrebbe potuto andare liberamente fino al fondo più oscuro di un’esistenza votata al Male assoluto, senza correre rischi di punizioni da parte della legge degli uomini e senza impedire che l’altra metà della mia anima, quella proba e virtuosa, proseguisse il proprio cammino nel Bene.
A volte pensavo che avrei dovuto condividere la mia scoperta con il resto dell’umanità: avrei potuto preparare la dose più grande possibile della mia pozione, alla diluizione più intensa, quindi introdurmi con la scusa di qualche ricerca medica per la salute pubblica e finalmente versarla nell’acquedotto municipale di Londra. Sarebbe stata l’apoteosi demoniaca di un genio del Male: non più un semplice malfattore dei vicoli notturni, ma un gigante della statura di un Satana miltoniano, che col suo gesto blasfemo avrebbe liberato dalle catene della “civiltà”, del “bene”, le menti di tutti gli uomini, persino quelle delle donne.
Finalmente Hyde avrebbe regnato su un immenso baccanale di lupi feroci e menadi infoiate, come all’inizio dei tempi nelle selve primitive, di nuovo e per sempre.

PS del 14 aprile 2023: la soluzione dell'enigma a questo link.

Spy Game incontra Denise Antonietti

Denise Antonietti alias Denis Jane (fotocappi) Nell'ambito degli incontri con autori e autrici della collana in ebook Spy Game - Storie ...