venerdì 8 agosto 2025

Iperwriters - Sono una scrittrice rosa


Iperwriters - Editoriale di Claudia Salvatori


Venerdì, ore 13. Ecco apparire, su Il Mondo del 18 maggio 1996, il seguente colonnino anonimo su Schiavo e Padrona dal titolo: NO GRAZIE: Un romanzetto stile “armony” (sic) ma in versione sado-maso... non è uno di quei libri da non perdere. Divertente solo la dedica: “a mio marito”. Chissà...
Questo è un esempio della mentalità italiacana sulla scrittura a firma femminile: collocazione in romance (a meno che non si scriva per l'infanzia), curiosità per il corpo della scrittrice nella sua vita reale, battuta goliardica e derisoria su un marito succubo.
Leggete questo passo del romanzo:
La discoteca Macumba sorgeva nell’hinterland, al centro di un vasto piazzale circondato da un’arida campagna devastata dagli incendi....
A pianta circolare, sormontata da un tetto di forma conica, pareva un gigantesco tendone da circo inamidato nel cemento.... un circo tristemente festoso, rutilante di fari, sormontato da un’enorme insegna al neon ricurva come la cometa di Betlemme e chiassoso di altoparlanti esterni che aggredivano l’aria con sparate di tecno e rap. Brillava nella notte della profonda provincia ad annunciare il rito collettivo dello sballo, come le chiese chiamavano i fedeli al contatto col divino.
... All’ingresso del locale si ergevano due statue in plastica fosforescente, alte tre volte una persona. Rappresentavano due corpi nudi, maschio e femmina, colti in una stereotipata posizione scultorea. Passando lì sotto, si subiva la fisicità esaltata dei due giganti incombenti: erano gli oggetti del desiderio, le divinità di cui ciascuno, entrando, andava in cerca.
E ditemi se Schiavo può essere mai pubblicato in una collana seriale di romance.
Ora, l'anonimo recensore aveva letto il libro? Secondo me sì. Tutto, scandalizzandosi per bene, e ovviamente fingendo di non scandalizzarsi. Offeso nel profondo che una donna possa elencare tutte le scene del calvario sessuale umano.
Mi bolla da scrittrice rosa prendendo a pretesto l'happy end: la sadica e il masochista che tentano di vivere felici e contenti. Era richiesto un finale tragico per i due amanti viziosi, in stile Ultimo Tango.
Ebbene, no.
Non è che mi piacciano le storie a lieto fine, ma adoro i ribaltamenti.

(Immagine realizzata mediante AI)


martedì 5 agosto 2025

"Per non dimenticare il re dello spionaggio"

 


In prossimità dell'anniversario della scomparsa di Stefano Di Marino, avvenuta il 6 agosto 2021, riportiamo parte di un articolo dal settimanale Crimen-Cronaca vera del 24 luglio 2025: l'intervista di Johnny Santini ad Andrea Carlo Cappi, che insieme ad Alessandro Cirillo ha curato l'antologia I Professionisti, pubblicata nella collana M-Rivista del Mistero presenta di Ardita Edizioni.


Per non dimenticare il re dello spionaggio

Rinasce in veste di collezione di libri una testata storica della narrativa popolare italiana: M-Rivista del Mistero, creata nel 2000 dagli scrittori Andrea Carlo Cappi e Andrea G. Pinketts, che per quasi un decennio portò alla ribalta nuove leve della suspense made in Italy, recuperando nel contempo inediti di grandi firme mondiali. La neonata Ardita Edizioni di Roma lancia oggi M-Rivista del Mistero presenta, ordinabile online in cartaceo e ebook: il primo volume è dedicato al romanziere Stefano Di Marino, scomparso nel 2021. Ne parliamo con Cappi, da sempre curatore della pubblicazione.

Cosa fu e cos’è adesso M-Rivista del Mistero?

Venticinque anni fa si sentì il bisogno di una collezione che, dal giallo al fantastico, facesse scoprire al pubblico grandi storie vecchie e nuove, e il loro “dietro le quinte”. Ogni numero trattava un particolare argomento, con maestri di ogni epoca e nuove promesse letterarie: pubblicammo scritti di cronaca nera di Arthur Conan Doyle, il padre di Sherlock Holmes; un romanzo “perduto” di Dashiell Hammett, il detective americano divenuto grande scrittore noir; e persino un racconto dimenticato di Ian Fleming con 007; ma anche autrici e autori italiani di valore. Con M-Rivista del Mistero presenta riprendo la struttura di antologia a tema. Il pubblico se ne ricorda ancora: all’uscita del nuovo volume, I Professionisti, Amazon non riusciva a stare dietro alla quantità di ordini!

Il primo volume raccoglie storie di spionaggio made in Italy... e si pensa subito al maestro del genere, Stefano Di Marino, che si tolse la vita nell’estate del 2021.

Fu per trent’anni il massimo autore italiano di noir e avventura, amatissimo dal pubblico ma ucciso da uno spietato silenzio mediatico. Il suo lavoro per “Segretissimo” (Mondadori) con la serie Il Professionista alimentò tuttavia una generazione di autrici e autori di spy-thriller, che ora – coordinata dallo scrittore Alessandro Cirillo – gli rende omaggio in questo volume, aperto dal racconto La morte tatuata di Stefano Di Marino e punteggiato da articoli in cui lui stesso svelava i trucchi del mestiere.

Racconti, articoli, ma anche illustrazioni, come nelle classiche riviste di narrativa...

Per rinnovare la tradizione ho scelto un’artista con cui collaboro da tempo, Roberta Guardascione, spingendola con ottimi risultati su territori per lei nuovi come, in questo caso, noir e avventura.

Questa collana però non parla solo di spionaggio...

Viaggeremo nel mistero in ogni forma: a novembre il secondo volume, Dimensioni ignote, tratterà di fantascienza e festeggerà i settant’anni di un racconto profetico, Il tunnel sotto il mondo di Frederick Pohl, che il regista Luigi Cozzi trasformò in un film di culto di cui pubblicheremo anche la sceneggiatura. E per il 2026 ho già in serbo nuove sorprese, adatte al palato esigente del pubblico di M-Rivista del Mistero.

Iperwriters - Sono una scrittrice rosa

Iperwriters - Editoriale di Claudia Salvatori Letteratura italiacana - 75 - Sono una scrittrice rosa Venerdì, ore 13. Ecco apparire, su Il M...