giovedì 22 giugno 2023

Spy Game incontra Andrea Carlo Cappi - 1

A. C. Cappi sulla Ku-Damm, Berlino, 2009 (foto: V. Paggi)

Spy Game incontra...

Dopo il veterano Enzo Verrengia e l'esperto Giovanni Ingrosso, in questa serie di interviste alle firme della collana in ebook Spy Game - Storie della Guerra Fredda di Delos Digital incontriamo stavolta un autentico attivista della narrativa di spionaggio italiana: Andrea Carlo Cappi, ben noto al pubblico di Segretissimo Mondadori con il suo nome per i romanzi e i racconti della serie Medina e con lo pseudonimo (da tempo confessato) "François Torrent" per le serie Nightshade e Sickrose. Oltre a essere uno dei membri più attivi della cosiddetta "Legione Straniera" della spy story italiana, ha ereditato il ruolo di curatore della collana Spy Game dal suo ideatore Stefano Di Marino, che nel 2019 lo aveva reclutato come autore. In questa prima parte parliamo dunque della spy story secondo Cappi, mentre nella seconda esploreremo i suoi altri percorsi nell'arco di oltre trent'anni di carriera.



Andrea Carlo Cappi, lo "storico" delle spionaggio

SG: Parlaci innanzitutto dei protagonisti della serie che scrivi per Spy Game.

ACC: Miguel Torrent e Manuel Weissmann sono due personaggi diversi tra loro, che nel 1947 in Spagna si trovano a collaborare con l'MI6: è il loro handler, l'agente britannico Miles Harker, a riunirli nella squadra "Dark Duet", nome ripreso dal titolo di un romanzo di Peter Cheyney di quegli anni.
Miguel Torrent, le cui origini sono state raccontate in alcune storie raccolte nel volume Dossier Contreras, è nato a Maiorca e ha militato come repubblicano a Barcellona durante la Guerra Civile spagnola. Ma le manovre dei servizi segreti russi lo costrinsero a fuggire in Francia, dove durante la guerra fu reclutato da Harker e rimandato in Spagna come spia. In queste circostanze incrontrò Leni Schneider, che riappare negli episodi di Spy Game.
Manuel Weissmann - ispirato a una persona vissuta realmente - è nato invece vicino a Cordoba da padre tedesco e madre spagnola; nonostante l'aspetto poco iberico, è cresciuto tra flamenco, corride e cultura gitana. Arruolato suo malgrado nell'Abwehr, il servizio segreto tedesco, e stato distaccato in Francia durante il conflitto, ma dopo la liberazione di Parigi è passato dalla parte degli Alleati, nella persona di Harker.
Nella Spagna del dopoguerra entrano in gioco molti fattori: la dura repressione dei movimenti antifranchisti da parte del regime, il conflitto tra gli interessi occidentali e quelli sovietici, ma anche i nazisti che qui hanno trovato rifugio alla caduta di Hitler. Siamo all'alba della Guerra Fredda, eppure scottano ancora le ceneri della Guerra Civile spagnola del 1936-39 e della Seconda guerra mondiale scoppiata subito dopo, che nel 1945 ha portato alla divisione dell'Europa in due blocchi contrapposti. Torrent e Weissmann devono quindi fare i conti con le ombre di un passato molto vicino che influenzano il loro presente.
A differenza di altre uscite di Spy Game, costituite da episodi autoconclusivi o miniserie, quella di Torrent e Weissmann è una continuing story in cui ogni episodio comincia dalla fine del precedente.


SG: Il cognome Torrent lascia pensare che Dark Duet si ricolleghi a tutto il tuo universo narrativo noir-spionistico, che riunisce le serie Medina, Nightshade, Sickrose e Black.

ACC: Possiamo dire che in buona parte Dark Duet sia addirittura all'origine del cosiddetto "Kverse": la prima idea di questi personaggi risale al 1991 e a un progetto cui lavorai per gli Oscar Mondadori l'anno successivo, ma che venne abbandonato quando l'editor Stefano Magagnoli si trasferì in un'altra area. Quindi il progetto è anteriore anche alla comparsa nel 1994 di Carlo Medina, il primo protagonista di questo universo a essere stato pubblicato.
Paco Torrent, il personaggio che appare nella serie Nightshade e da cui ho ricavato il mio pseudonimo, è il nipote di Miguel Torrent. Quando cominciai a scrivere per Segretissimo nel 2001, ragionavo in base al mio progetto del decennio precedente: realizzare una grande saga spionistica che partisse dalla Guerra Civile spagnola per arrivare ai giorni nostri.


SG: A questo proposito, dal 1997 con Ladykill, il romanzo sul caso Diana Spencer con protagonista Carlo Medina, ma ancora di più dal 2002 a oggi con i romanzi di Mercy "Nightshade" Contreras, la tua caratteristica sono gli agganci alla cronaca globale, appunto, dei nostri giorni. Anche al punto di diventare persino "profetico", secondo alcuni.

ACC: Non faccio altro che seguire la tradizione dei due principali autori francesi pubblicati in Segretissimo, Jean Bruce con OSS 117 e Gerard De Villiers con SAS: l'innesto di trame di fantasia su situazioni autentiche di tensione internazionale, con i relativi retroscena. Con una certa frequenza, mi ritrovo a toccare argomenti non ancora noti al grande pubblico prima che lo diventino. All'inizio dell'estate del 2013 scrissi Programma Firebird, pubblicato nel dicembre di quell'anno, in cui parlavo per la prima volta dell'ISIS, di cui molti avrebbero scoperto l'esistenza solo nel gennaio 2015. Nell'autunno 2020 scrissi Sicaria, in cui segnalavo la minaccia di una guerra civile negli USA dopo la mancata rielezione di Trump; il romanzo fu pubblicato a inizio marzo del 2021, due mesi dopo l'assalto a Capitol Hill avvenuto nel frattempo. Quindi, nelle mie storie per Segretissimo, si parla di attualità in tempo reale.


SG: Qual è stata la tua iniziazione alla spy story?

ACC: Come per tutta la mia generazione e dintorni, attraverso il cinema. Accadde all'età di sei anni, con due film girati prima che nascessi: Intrigo internazionale di Alfred Hitchcock e Agente 007 - Licenza di uccidere di Terence Young, che vidi nell'autunno del 1970 rispettivamente al Cinema La Fenice e al Cinema Atlas di MIlano. Da lì, oltre alle storie di spionaggio di Agatha Christie, sarei passato a leggere i romanzi di Ian Fleming, poi quelli pubblicati da Segretissimo, arrivando quindi a Len Deighton e John Le Carré... senza dimenticare Frederick Forsyth. A sei anni avevo deciso di diventare uno scrittore di thriller e a quattordici ero ormai determinato a occuparmi di narrativa di spionaggio. 


SG: Dunque anche nel tuo caso c'è stata un'evoluzione nei tuoi gusti come lettore e autore...

ACC: Più che evoluzione, una sintesi. Come lettore o spettatore sono ancora oggi affezionato alle storie spionisticamente più improbabili della serie cinematografica di 007 o degli attuali film di Mission: Impossible. Ma da quarantacinque anni mi documento abitualmente sulle attività dei servizi segreti nella realtà. Da questo è nato, nel 2010, il mio volume di non-fiction Le grandi spie, in cui ho raccontato casi e figure della storia dello spionaggio dalla Prima guerra mondiale sino a quel momento.


SG: Con il tuo nome, ma soprattutto come François Torrent, sei da oltre vent'anni un esponente molto attivo della "Italian Foreign Legion", la Legione Straniera di Segretissimo. Parlaci della tua esperienza.

ACC: Come lettore e aspirante autore di spy story desideravo scrivere per quella collana. Ci approdai come traduttore a metà anni Novanta e come autore nella primavera del 2001, quando l'allora direttore Sandrone Dazieri approvò il progetto della serie Nightshade, inaugurata nel marzo 2002 con Missione Cuba. Sotto la curatela di Sergio "Alan" D. Altieri nel 2007 arrivò a Segretissimo - per tre romanzi e qualche racconto - anche Medina, nato sugli speciali de Il Giallo Mondadori. Infine, con la direzione di Franco Forte, nel 2021 ha visto la luce la serie spin-off con protagonista Rosa "Sickrose" Kerr, anche questa firmata François Torrent. Le tre serie sono legate da una continuity che attraversa i decenni e abbraccia anche le mie storie pubblicate in Spy Game, i noir della serie Black e altri racconti o romanzi brevi.


SG: Qual è allora la tua visione della spy story?

ACC: Fondere le dimensioni investigativa e avventurosa con uno scenario realistico, sia per quanto riguarda le trame, che appunto si basano su fatti reali e situazioni plausibili, sia per quanto riguarda le prestazioni dei protagonisti o le attrezzature di cui dispongono: vale a dire che nelle mie storie di spionaggio non ci sono gadget fantascientifici, né personaggi che affrontino acrobazie improbabili. Per fare un esempio, Nightshade e Sickrose sono esperte di arti marziali, ma non vanno oltre quanto ho visto fare con i miei occhi dal guro Roberto Bonomelli, il maestro che ha preparato le coreografie dei loro combattimenti nei romanzi.
C'è giusto un aspetto che differenzia le mie storie per Segretissimo da quelle per Spy Game: nelle prime c'è una maggiore componente di azione, che risponde alle aspettative del pubblico della collana; negli episodi di Dark Duet - dove pure ogni tanto scatta qualche navaja o si spara qualche colpo d'arma da fuoco - prevalgono invece le tecniche e le situazioni dello spionaggio più classico.
Questa è del resto la filosofia con cui Stefano Di Marino ha creato Spy Game: far lavorare autori e autrici della narrativa di spionaggio italiana, stavolta senza usare pseudonimi stranieri, su vicende verosimili ambientate nella Guerra Fredda e più vicine alla spy story di Graham Greene o John Le Carré.


SG: A questo proposito, qualcuno ha commentato che ormai la Guerra Fredda è "storia vecchia"...

ACC: La Storia non è mai "vecchia". E mai come in questo periodo non solo dalla Guerra Fredda ma addirittura da tutto il Novecento si possono trarre lezioni fondamentali sul presente. Uno dei primi autori italiani a occuparsi di giallo e spy story fu Giorgio Scerbanenco, che era nato a Kiev e il cui padre era stato ucciso durante l'invasione russa dell'Ucraina indipendente, nel '22. Nel 1922, intendo.
La Storia si ripete. Ricordo una conversazione con Stefano Di Marino in cui lui osservò come la Russia ci stesse dando, di nuovo, parecchio lavoro come autori di spionaggio. Raccontare storie di quel passato non troppo lontano ci può aiutare a capire cosa succede oggi e cosa potrebbe accadere domani.


SG: Prima di passare al resto della tua produzione [nella seconda parte dell'intervista, N.d.R.], quali sono le tue prossime uscite spionistiche?

ACC: per Spy Game è appena stato pubblicato il nono episodio di Dark DuetRischio sulle Ramblas, e in autunno arriverà il decimo, La lista di Norimberga. Nel luglio 2023 esce da Segretissimo in edicola e ebook Agente Nightshade - Vodka Gang, quindicesimo romanzo lungo della serie, mentre a novembre è previsto Sickrose - Bandida, terzo romanzo della serie spin-off con protagonista Rosa Kerr, sempre da Segretissimo in edicola e ebook.

L'intervista continua a questo link!




Tutti gli episodi della serie Dark Duet di A. C. Cappi,
in ebook da Delos Digital:


Retroscena e anticipazioni di Spy Game a questo link

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