venerdì 21 marzo 2025

Iperwriters - Il re degli zombi

Iperwriters - Editoriale di Claudia Salvatori

Letteratura italiacana - 66 - Il re degli zombi

Venerdì, ore 13. Sto ancora cercando di creare una mia collana di fumetti.
Abbandonata l'idea del vampiro “integrato” Bloody Eye, sviluppo un personaggio in parte umano e in parte zombi. Abel.
Da diversi decenni lo zombi (insieme probabilmente alla saga del pianeta delle scimmie e al filone dei disastri ecologici: ma solo quest'ultimo è stato politicizzato) è ammonimento e profezia.
Gli umani dell'Occidente ex cristiano sono morti che camminano. Mi pare stimolante invertire la zombificazione facendo dello zombi un essere dotato di coscienza. Alcuni autori già si stanno muovendo in questa direzione. Abel è un sanguemisto zombi “integrato”, capo naturale di una comunità di mostri “integrati” in un futuro prossimo.
Il progetto Abel piace molto a Massimo Marconi, ma la Disney non ha spazio per collane non disneyane.
A questo punto permettetemi un flash-forward. Abel diventa un romanzo uscito nel 2009, numero 9 della collana Urania Epix. Fra i vari spunti di quella che sarebbe stata la serie scelgo una storia il cui perno è un'ìndagine su una bambina zombi, la prima ad apparire in età così tenera: perchè?
Il romanzo è affrettato, sbilanciato, risente dell'assemblaggio di molti materiali e del malessere di un particolare inverno, ma sincero. Forse per questo è molto amato (da alcuni) e molto odiato (da altri). Ricollego Abel a Superman non muore mai per la sua carica offensiva, anche se stavolta non saprei individuare chi potrei aver offeso. Ho solo alcuni vaghi indizi:
Abel è figlio di una donna zombi pensante. Offende chi vuole mantenere una separazione fra umano e non umano, vivo e morto.
Abel è il re di un mondo futuro: offende chi teme il ritorno delle monarchie.
Abel è molto bello: offende gli uomini. Eh, già. Sbavano le loro voglie erotiche in qualsiasi discorso facciano e, se scrivono, nei testi e sottotesti, sulle righe e fra le righe. Ma si sentono offesi se una donna, anche se non è la loro donna, loda la bellezza di un altro uomo.
Ma forse sono semplicemente io a offendere, il fatto che i miei libri siano scritti da me.
Dopo tutto potrei riprendere l'idea del vampiro detective.
Un commissario vampiro che indaga. Perché no? Ci sono talmente tanti commissari che si noterebbe appena.

(Immagine: montaggio di un dettaglio della copertina di Abel - collana Epix, Mondadori, 2009, art director Giacomo Callo, image editor Giacomo Spazio Mojetta - e di un fondale generato con AI)


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