Letteratura italiacana - 79 - Presentazioni di gruppo
Venerdì, ore 13. Abbiamo parlato di un cervello plurimo che pensa come uno solo. Questo cervello è stato nella storia culturale d'Occidente, e lo è ancora, differenziato per genere.
Raggruppamenti e lavori di gruppo sono differenziati per genere. Permettetemi alcuni esempi e alcuni flash forward.
Riviste e fumetti destinati a un pubblico maschile/femminile avevano (e hanno tuttora) immaginario e linguaggi diversi, anticipando la mente unica attuale. Parevano scritti dalla stessa persona: uomo o donna a seconda del target di destinazione. Questo non ha niente a che fare col sesso dell'autore/autrice. Scerbanenco ha scritto romance e Leigh Brackett scriveva i western di John Ford. Non è impossibile clonare una mente unica, a meno che non intervengano particolari disgusti e idiosincrasie.
Verso gli anni 2000, o poco prima, sono iniziati i raggruppamenti nelle presentazioni. Al principio, e molto spesso, uomini con uomini e donne con donne, come alle elementari che frequentavo negli anni '60: fiocchi rosa e fiocchi azzurri.
Ecco dei piccoli flash forward: sono a una fiera in alta Lombardia, organizzata in gran pompa. Gli uomini, in gruppo, parlano la sera, all'ora dell'aperitivo, in un teatro pieno con gente in piedi. Io, con altre donne, parlo la Domenica delle Palme con la gente fuori in processione. Unidici di mattina, undici spettatori.
Nei gruppi di donne venivano usati per la promozione termini come “in rosa” o “al femminile” o anche “cattive ragazze”. La pornografia scritta da donne era sempre uno “shock”. Il termine è usato tuttora per indicare qualcosa di disdicevole, disturbante, scorretto.
Il raggruppamento a volte ha anche fini professionali: ora sono a uno stage per lavorare con altre (e sole) donne a una sitcom (mai realizzata) con soli personaggi femminili. E sono in un progetto (abortito) di serie gialla televisiva scritta da sole donne. Naturalmente, ho partecipato ad antologie di racconti scritti da sole donne.
Intanto i raggruppamenti per genere letterario erano esplosi, ridotti o dirottati in zone regionali o provinciali. Alla sede di una associazione culturale, mi dedicano un quarto d'ora in una maratona di scrittori dalle dieci di mattina alle sei di sera, E, in una biblioteca, mi ritrovo con altri venticinque giallisti locali.
(Immagine generata mediante AI)

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