domenica 24 luglio 2022

I delitti di rue Lasueur



Ottant'anni fa, nella Parigi occupata dai nazisti, comincia la propria attività criminale un personaggio sconcertante che nell'immediato dopoguerra la stampa francese soprannominerà "dottor Satana". Ma nel 1942 il dottor Marcel Petiot, sposato e con un figlio, gode di grande stima per la sua attività di volontariato: viene considerato il "medico dei poveri". In realtà vive una doppia vita, se non tripla, che si riflette nelle numerose false identità che adotta in quel periodo, diventando di volta in volta un presunto eroe della Resistenza e uno spietato serial killer a scopo di lucro, che agisce mimetizzato dietro le grandi tragedie di quel periodo: la guerra e i campi di sterminio nazisti.
Che nel dottor Petiot ci sia qualcosa che non torna, in realtà è emerso in tempi non sospetti: nel 1936 fu sorpreso a rubare in una libreria e confessò di essere cleptomane. Dopo sei mesi in una casa di cura gli venne diagnosticato un trauma psichico riportato quando era rimasto ferito durante la Prima guerra mondiale. Dopodiché Petiot è tornato a fare il dottore, comprando una casa in rue Lasueur 21 che doveva servirgli come secondo studio medico, ma verrà usata per tutt'altro.
Nel 1942 si procura un paio di complici ignari, presentandosi con il nome di battaglia di "dottor Eugène", leader di un inesistente gruppo di partigiani chiamato Fly-Tox (una marca di insetticida). Poiché molti ebrei cercano di lasciare Parigi per sfuggire alle deportazioni, Petiot decide di sfruttare l'orrida situazione e promette dietro lauto compenso di farli fuggire all'estero con i loro averi, dando loro appuntamento in rue Lasueur 21. In realtà i fuggiaschi entrano nella casa e spariscono per sempre, lasciando dietro di loro denaro, gioielli e qualsiasi altra cosa possano trasportare.


Nel 1943 tuttavia la Gestapo si convince che un gruppo della Resistenza stia davvero portando in salvo le vittime della persecuzione nazista, perciò costringe un commerciante ebreo a fare da esca e da spia, mandandolo lungo il supposto canale di fuga. Ma anche lui sparisce nel nulla. Intanto però la Gestapo identifica Petiot, lo arresta e lo tortura perché faccia i nomi dei membri del gruppo Fly-Tox, che in verità non è mai esistito. Lui non parla e alla fine viene rilasciato. I suoi compagni di prigonia lo considerano un eroe, perché non ha tradito nessuno. Ma solo perché non c'era nessuno da tradire, in un'orrida truffa che si concludeva con la morte delle vittime.
Nessuno finora ha scoperto il segreto della casa degli orrori e Petiot se la caverebbe, se l'11 marzo 1944, nel tentativo di liberarsi dei cadaveri accumulati, non ingolfasse la caldaia. Dal camino esce fumo nero e maleodorante. I vicini chiamano pompieri e polizia, che trovano i resti smembrati di una decina tra uomini e donne, e una montagna di borse e valigie dei fuggiaschi uccisi nella casa (v. foto sotto). Petiot riesce a far pedere le proprie tracce e assume le mentite spoglie di un partigiano, il "capitano Valery". La farebbe di nuovo franca, se non fosse riconosciuto e arrestato dopo la liberazione di Parigi da parte degli Alleati.
Al clamoroso processo, nel 1946, Petiot dichiara di avere ucciso sessantatré persone, ma tutti nemici o traditori della Francia, e sempre combattendo al servizio della Resistenza, anche se non ci sono prove che ne abbia fatto parte all'epoca dei delitti.


Rimangono senza spiegazione a cosa servisse nella casa di rue Lasueur una stanza triangolare con uno spioncino in una parete e come le vittime fossero assassinate. Al processo c'è persino un momento di pura fantascienza, quando uno dei suoi ignari complici, ancora convinto che Petiot fosse un partigiano, testimonia di averlo visto uccidere un soldato tedesco servendosi di una pistola a raggi!
Ma alla fine il "dottor Satana" viene riconosciuto colpevole di ventisette omicidi, condannato a morte e ghigliottinato il 25 maggio 1946.
Quanto ai misteri irrisolti del caso, si può solo fare appello alla fantasia, cosa che ho fatto io nel mio nuovo romanzo della serie "Martin Mystère" appena uscito in edicola da Sergio Bonelli Editore, "La farfalla dalle ali di ossidiana", in cui il detective dell'impossibile segue la pista dell'arma a raggi attribuita al dottor Petiot.



Il prossimo appuntamento con "La Boutique del Mistero" - ultimo della stagione - è domenica 31 luglio, all'interno del programma di Lukino su Radio Number One, in due parti alle 15.15 e alle 16.15.

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