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Iperwriters - Editoriale di Claudia Salvatori
Venerdì, ore 13. La nave Iperwriters vi aveva promesso di svelare i modi impiegati per uccidere il talento.
In realtà non c'è nulla da svelare e il modo è uno solo: l'indifferenza maturata in decenni di sapiente e raffinata ignorantizzazione dei popoli.
In un'epoca come la nostra, in cui si parla ma non si vive, basta non parlare di qualcuno o qualcosa perché quel qualcuno o qualcosa non esista. Beati i tempi in cui vi mettevano al rogo. Protestate, dite che preferite vivere e fare l'opinionista non pagato sui social? Ma un eretico che bruciava contava, per pochi istanti nel fuoco. C'era la possibilità che il suo pensiero sopravvivesse. Fino alla fine dell'era Gutenberg, un talento bruciato ha potuto accedere ai reami del mito.
Oggi uno scrittore viene cancellato mentre è in corso di pubblicazione: un meccanismo a orologeria lo dissolve in polveri sottili fin dall'uscita del libro. Basta che non se ne parli!
Arrivate al secondo o terzo libro? Diranno: non è bello come il primo. Continuate a pubblicare? Passerà il vostro tempo e dovrete uscire di scena. Siete i primi a inventare qualcosa di nuovo? Non se ne accorgerà nessuno; la vostra invenzione sarà attribuita a un altro più utile e desiderato.
Nonostante tutto, insistete? Conosco scrittori che hanno pubblicato una dozzina di libri, e nessuno li ha mai sentiti nominare. Sepolti dal silenzio? No. Il meccanismo a orologeria può essere anche più subdolo e perfido: se n'è parlato inserendoli in un gruppo e proponendoli al pubblico come componenti di un collettivo. Cioè trasformandoli in categoria riconoscibile e fruibile, e inviando il messaggio subliminale che ciascuno di loro non ha fatto poi nulla che non possano fare altri, cioè tutti.
L'autorialità (nessuno sa più quali elementi la compongono: vedi grandezza) è stata abolita, come la personalità umana.
Avrete notato che anche il cinema d'autore si è estinto. Se qualche ex autore continua a lavorare, all'uscita dalla sala si sente dire: Non ha più quella cosa che aveva una volta.
Si assiste perfino a un fenomeno impensabile nel secolo scorso: la rottamazione degli attori. Anche le grandi star, fino a ieri semidei moderni, diventano spazzatura!
Ma, obietterete, di tanto in tanto qualche talento ha un successo planetario. Vero. Vale solo per cuochi e cantanti. Vedremo come e perché.
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