venerdì 11 dicembre 2020

Iperwriters - Salvati dal naufragio, verso un roseo futuro


 Iperwriters - Editoriale di Claudia Salvatori

Venerdì, ore 13. Oggi nasce IperWriters. La parola è una realtà vivente, come si credeva nell'antico Egitto. Il nome è moderno, ma ha una radice antica. Iper significa oltre, al di là. Oltre lo scrittore. Sempre andando avanti.
In questi giorni circola uno spot pubblicitario: uno strumento di ripresa gira intorno a una pila di libri in un lungo piano sequenza circolare, salendo e salendo. La pila sfuma lentamente nell'ombra, e l'ultimo volume sulla sommità si apre in un tablet di ultima generazione che irradia un fascio di luce abbagliante.
Sì, con la fine dell'era Gutenberg siamo naufragati nel mare del Web. Senza radici, senza maestri, senza esempi e senza storia, dal Titanic affondato abbiamo trovato rifugio sulla nave portacontainer.
Nei container ci siamo noi, gli scrittori. Noi che non ci siamo arricchiti, ma siamo sopravvissuti. Noi che, quando dovremmo essere categorizzati, scopriamo che “non facciamo statistica”. Noi, che con l'acculturazione di massa ci siamo moltiplicati all'infinito ma, di fatto, non esistiamo.
Nei nostri container vorremmo essere liberi. D'accordo, l'idea di libertà in uno spazio chiuso è un paradosso e un ossimoro, e avreste ben ragione a dirci che vi proponiamo solo di passare da un carcere a un altro.
Ma c'è tutta una letteratura che parla di voli meravigliosi nella cella di un monastero, sotto una tenda indiana, sulla cima di un pilastro.
E perché non in un container?
Naufragati, non abbiamo più nulla da perdere.
Nel mondo contemporaneo è d'obbligo stare in un container, ma in qualità di naufraghi abbiamo ben diritto di scegliercelo noi.
Nei nostri container non si dorme, ma si sogna molto. Il nostro sogno è ritrovare l'antica magia che i nostri talenti un tempo portavano alle coscienze attente.
La nave portacointainer va. Avanti.
Il mare è freddo, grigio, invernale. Ma il cielo è rosa, perché il futuro lo è sempre, e si riflette nell'insegna che ci rappresenta.
Siamo noi. Siamo gli IperWriters.

Continua...

2 commenti:

  1. Da brividi ma vero. Comunque guardiamo il cielo. Ciao coraggiosissima Claudia Salvatori.

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  2. Grazie di cuore, Paola. Questo primo editoriale ha già scosso alcune coscienze. Spero di non deludere con i prossimi. Ciao.

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