Presentazione di Andrea Carlo Cappi
Lazzaro, vieni fuori torna sotto forma di libro cartaceo. Andrea G. Pinketts è ancora presente. Lo scrittore scomparso (fisicamente) poco prima del Natale 2018 rimane non solo nel ricordo degli amici - categoria che per lui ha sempre avuto una grande importanza - ma anche e soprattutto nelle sue opere. Non ci sarebbe nulla di più triste di un autore fuori dal comune che svanisce per il semplice fatto che, non potendo più andare in televisione, perde di interesse commerciale per le case editrici e dunque non viene più ripubblicato. Per questo motivo l'Associazione Culturale Andrea G. Pinketts, nata concettualmente nel tardo pomeriggio del 20 dicembre 2018 ma battezzata in modo ufficiale al MystFest di Cattolica del 2019, ha come obiettivo principale quello di rendere disponibile i libri dello scrittore di cui porta il nome: quelli già pubblicati ma non più in commercio e - con quello che sarà un lungo lavoro di ricerca, ribattitura ed editing - le raccolte di racconti, articoli e scritti sparpagliati nell'arco di più di trent'anni di attività.
In realtà il modo migliore perché un giallo, senza negare di essere tale, sia anche qualcosa d'altro è lasciare che lo scriva un autore che ne conosce benissimo le regole ma non se ne lascia condizionare, e il cui talento linguistico si sposi con osservazioni profonde, argute e talvolta esilaranti. Innanzitutto il protagonista non è un professionista dell'indagine, un poliziotto o un detective privato, ma un giovane che, prima di cominciare quella che minaccia di essere una vita convenzionale da adulto tra casa e ufficio, decide di tornare a Bellamonte, in Trentino, il luogo delle sue vacanze estive nell'infanzia. Senonché nella ridente cittadina sogghigna un assassino di bambini (una vicenda che, curiosamente, anticipa il caso del Mostro di Foligno, su cui Pinketts avrebbe indagato come reporter). Lazzaro Santandrea è tornato a cercare un'infanzia che qualcuno sta uccidendo e si sente in dovere di scoprire il colpevole, come un bambino cresciuto che gioca all'investigatore. Già questo lascia intuire che lo sviluppo narrativo non sarà quello di un giallo convenzionale.
Ma è soprattutto la scrittura di Pinketts a fare la differenza, con quelle pennellate di poesia e quei lampi di rivelazione filosofica che emergono da giochi di parole, sarcasmo e autoironia. Siamo alla prima clamorosa manifestazione di un genere che non è più solo giallo, noir o pulp (etichetta venuta di moda negli anni Novanta e incollata dappertutto, dimenticandone il senso originale); un genere che può essere solo definito "Pinketts". Lo si vede anche nei "contenuti speciali" in appendice al libro, quattro testi di apparente non-fiction che in cui l'autore affronta tematiche contigue a quelle del romanzo con la stessa stilografica e la stessa verve linguistica con cui ha scritto Lazzaro, vieni fuori, qui finalmente pubblicato come avrebbe voluto l'autore. Gli altri libri usciranno a ritmo annuale. Non è difficile trovare questa nuova edizione: basta scegliere uno dei seguenti link:
Il sito ufficiale di Andrea G. Pinketts
Ma, mentre preparava il primo volume delle opere complete, disponibile dal novembre 2020, l'Associazione Culturale Andrea G. Pinketts ha collaborato anche con la Biblioteca Sormani di Milano, che tra il 12 agosto 2020, la data in cui lo scrittore avrebbe compiuto sessant'anni (senza dimostrarli), e il 20 novembre 2020, secondo anniversario della morte, ha pubblicato tre ebook scaricabili gratuitamente, intitolati Ah, sì? E io lo dico a Pinketts! (volume 1, volume 2 e volume 3). Ognuno dei volumi contiene un introvabile racconto giallo-surreale di Pinketts e una selezione di suoi testi non meno sorprendenti, interessanti e divertenti. Potete scaricarli gratis a questi link del Sistema Bibliotecario di Milano:
E non è tutto: del racconto natalizio contenuto nel terzo volume potete ascoltare una brillante videolettura di Francesco Salvi.
Due anni fa temevo che avremmo dovuto vivere in un mondo senza Pinketts. Per fortuna mi sbagliavo. Pinketts è più che mai presente.
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