lunedì 7 settembre 2020

Tenet: una spia nel tempo


Recensione di Alby Bottecchia

Kiev, Ucraina: la micidiale quanto misteriosa spia nota come il Protagonista, interpretato da John David Washington (Malcom X, Blackkklansman), partecipa all'azione di un gruppo estremista allo scopo di "estrarre" un contatto la cui copertura è saltata e recuperare un misterioso pacchetto: la missione riesce ma l'agente viene successivamente scoperto, catturato e torturato riuscendo però a mordere una capsula di cianuro piuttosto che rivelare informazioni. Al suo "inaspettato" risveglio la spia scopre che la capsula inserita nel suo molare era fasulla: un test dell'agenzia per mettere alla prova la sua lealtà nei confronti del team. Quindi al Protagonista viene assegnata una nuova missione: salvare il mondo da una sorte peggiore della terza guerra mondiale in una "missione che trascende gli interessi nazionali".
Con solo una parola chiave, Tenet, l'agente comincia la sua indagine partendo da una misteriosa tecnologia che consente a persone e oggetti di invertire la propria entropia, permettendo loro di spostarsi nel flusso temporale attraverso un meccanismo denominato "inversione".
Seguendo le tracce di una partita di munizioni "invertite" a Mumbai, il Protagonista e il collega Neil, interpretato da Robert Pattison (Twilight Saga, The Lost city of Z.), penetrano all'interno dell'attico di Priya Singh, misteriosa quanto influente trafficante d'armi che mette i due agenti segreti sulla pista di Andrei Sator, interpretato da Kenneth Branagh (Enrico V, Assassinio sull'Orient Express, Morte sul Nilo), un oscuro oligarca russo dai pericolosi intenti.
Per fermare i piani di Sator i protagonisti dovranno allearsi con Kat, interpretata da Elizabeth Debicki (The Night Manager, Operazione Uncle), moglie dell'oligarca desiderosa di sfuggire al suo oppressivo controllo.
Al suo undicesimo film Christopher Nolan confeziona la sua personale versione di Bond movie affidandosi a una sceneggiatura (da lui stesso ideata), complessa ma avvincente, condita da ritmo adrenalinico e azione mozzafiato affidandosi a due interpreti d'eccezione per condurre lo spettatore nel crepuscolare mondo dello spionaggio. Time is running out.

Nessun commento:

Posta un commento

Stefano Di Marino, il Prof della narrativa

Stefano Di Marino in una foto di A. C. Cappi Ricordo di Andrea Carlo Cappi "Scrivere tutti i giorni", rispondeva, quando gli si ch...