Recensione di Andrea Carlo Cappi
Se fosse stato girato da Alfred Hitchcock negli anni Cinquanta, i ruoli principali sarebbero stati affidati a Cary Grant (l'astuto ladro gentiluomo che potrebbe essere buono o cattivo, chissà...) e Grace Kelly (la giovane donna ambigua. seducente, ma non del tutto innocente). Invece è stato distribuito nel 2015, realizzato dagli sceneggiatori-registi Glen Ficarra e John Requa in una chiave più moderna: la suspense comedy si mescola con notazioni psicologiche e pennellate noir. Non sarà di una precisione hitchcockiana, ma il risultato è ugualmente da non sottovalutare, anche se il film era passato del tutto sotto il mio radar. Richiama alla mente 'Il professionista' di Bruce Geller (1973) con James Coburn e, sotto certi aspetti, i più recenti 'Now You See Me'.
Se fosse stato girato da Alfred Hitchcock negli anni Cinquanta, i ruoli principali sarebbero stati affidati a Cary Grant (l'astuto ladro gentiluomo che potrebbe essere buono o cattivo, chissà...) e Grace Kelly (la giovane donna ambigua. seducente, ma non del tutto innocente). Invece è stato distribuito nel 2015, realizzato dagli sceneggiatori-registi Glen Ficarra e John Requa in una chiave più moderna: la suspense comedy si mescola con notazioni psicologiche e pennellate noir. Non sarà di una precisione hitchcockiana, ma il risultato è ugualmente da non sottovalutare, anche se il film era passato del tutto sotto il mio radar. Richiama alla mente 'Il professionista' di Bruce Geller (1973) con James Coburn e, sotto certi aspetti, i più recenti 'Now You See Me'.
Nicky (Will Smith) è
un 'cannon', un genio dell'inganno, del borseggio acrobatico e della truffa, in
grado di sfruttare a proprio vantaggio la psicologia di qualsiasi
bersaglio, anche se ama troppo il rischio e le scommesse; Jess (Margot
Robbie) è una ragazza con un talento criminale finora
sprecato, che aspira a diventare abile quanto lui. I due si incontrano a New York quando lei, con un complice
modesto, tenta invano di imbrogliare lui. Dopo aver capito di
trovarsi di fronte a un maestro, Jess riesce a farsi reclutare da
Nicky per una serie di colpi a New Orleans alla vigilia del
SuperBowl... Passa gli esami a pieni voti, ma alla fine viene
sganciata, perché nel loro ambiente i sentimenti sono di
troppo.
Passano tre anni e i due
si ritrovano a Buenos Aires, lui impegnato in una truffa su
commissione nel mondo delle corse automobilistiche, lei in compagnia proprio del commitente. La passione si riaccende nel momento meno
opportuno, ma scatta nel contempo anche l'ambiguità: uno dei due ha
forse un'agenda segreta che tiene nascosto all'altro/altra? Nicky non
racconta mai tutto dei propri piani fino a quando non sono
realizzati, ma forse ora l'allieva sta superando il maestro.
Il finale, ricco di
sorprese, non delude. Ma soprattutto è interessante vedere
l'impiego della psicologia dell'inganno, lo studio della
manipolazione e del diversivo, a cui si riferisce il focus del
titolo: il punto focale dell'attenzione del bersaglio. A partire dal poster, in cui l'apparente abbraccio di Margot Robbie è una manovra per sfilare il portafogli di Will Smith. Coreografie
delle scene di borseggio e consulenza scientifica sono di Apollo
Robbins, esperto dell'arte del pickpocket teatrale e personaggio noto
alla tv americana. Curioso anche l'uso – quantomeno nell'edizione
originale – del gergo della mala specializzata in queste tecniche. In scena un bell'assortimento di
caratteristi e in prima linea Will Smith in ottima forma e Margot
Robbie agile ed elegante (anche se Hitchcock l'avrebbe trovata troppo esplicitamente sexy).
Nella colonna sonora, 'Sympathy for the Devil' dei Rolling Stones ha addirittura uno spazio
nella trama, mentre nei titoli di coda si riconosce 'Windmill of Your
Mind', il tema di entrambe le versioni di 'The Thomas Crown Affair' (ovvero 'Il
caso Thomas Crown' e 'Gioco a due'), strizzando l'occhio a un caposaldo
del cinema di amore e inganno.
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