La Boutique del Mistero, di Andrea Carlo Cappi
Cinquant'anni fa: una decina di giorni dopo una fastosa anteprima al Loew's Theatre di New York, il 24 marzo 1972 usciva nei cinema degli Stati Uniti un film entrato nel mito: Il Padrino. Come capita con le pellicole di culto, c'è una lunga storia prima e dopo il film.
L'idea parte da Mario Puzo, uno scrittore la cui famiglia è originaria della provincia di Avellino, nato nel 1920 a New York nel quartiere di Hell's Kitchen (letteralmente "la cucina dell'Inferno"), una delle zone peggiori della città. Puzo, sotto lo pseudonimo "Mario Cleri" diventa uno scrittore pulp, di quelli che raccontano storie d'azione, lavorano molto e guadagnano poco.
Ma le cose cambiano quando a quarantotto anni si mette a lavorare a un romanzo sul crimine organizzato italo-americano nella prima metà del Novecento. Può darsi che Puzo si sia in parte ispirato a un famoso romanzo di Francis Marion Crawford (scrittore americano vissuto in Italia) intitolato Corleone, perché sceglie proprio quella località della Sicilia come luogo di provenienza dei suoi personaggi: è il motivo per cui in America l'immigrato Vito Andolini diventa "Vito Corleone".
La Paramount Pictures intuisce le potenzialità cinematografiche della storia e acquista i diritti del libro per 80.000 dollari ancora prima che venga pubblicato. Il romanzo Il Padrino esce nel 1969, diventa un bestseller e rimane primo in classifica per sedici mesi di seguito. A questo punto bisogna assolutamente fare il film, ma non si trova un regista disponibile. Il progetto viene proposto invano anche a Sergio Leone, ma questi forse ha già in mente il proprio film di gangster, che anni dopo diventerà C'era una volta in America.
Alla fine il compito è affidato a un regista italo-americano poco più che trentenne, Francis Ford Coppola, che ha vinto l'Oscar come co-sceneggiatore di Patton, generale d'acciaio. Coppola e Puzo scrivono insieme la sceneggiatura, anche questa poi premiata con l'Oscar. Oltre al musicista Nino Rota - già storico collaboratore di Fellini - si aggiunge alla miscela un altro ingtrediente fondamentale: per il ruolo di don Vito Corleone si candida a forza Marlon Brando, che in quel momento avrebbe dovuto girare Ultimo tango a Parigi, ma ne ha fatto rinviare le riprese per poter partecipare a Il Padrino. L'attore vincerà a sua volta un Oscar per questo film, ma non andrà a ritirarlo.
Il film lancia Al Pacino come "antidivo" e rende celebri alcune espressioni colorite dei dialoghi: "andare ai materassi" (entrare in guerra con gang rivali), "dormire con i pesci" (finire ammazzato) e più di ogni altra "ti faccio un offerta che non puoi rifiutare". Quest'ultima riguarda gli interventi del Padrino per favorire la carriera del cantante-attore Johnny Fontaine, personaggio chiaramente ispirato a Frank Sinatra e ai suoi rapporti con le gang. In risposta, Sinatra inserirà la stessa frase nel testo della sua versione del brano Mack the Knife, da L'opera da tre soldi di Kurt Weill e Bertolt Brecht, cantando nei suoi concerti "Ti faccio un'offerta/ che non puoi rifiutar..."
Il film dura tre ore, ma poteva essere ancora più lungo: Puzo e Coppola hanno dovuto rinunciare a parecchie scene e persino tagliare materiale già girato. Il successo de Il Padrino permetterà di riutilizzarlo sia per una successiva versione tv, sia per il seguito del 1974, Il Padrino - Parte seconda, che racconta anche la storia del giovane Vito Corleone (interpretato da Robert De Niro) e che vincerà sei Oscar, portando nel 1990 anche a Il Padrino - Parte terza, di cui nel 2020 esce una nuova versione più fedele alle idee originali di Puzo e Coppola.
Nel frattempo Mario Puzo è divenuto un nome richiestissimo a Hollywood: sceneggia Superman e Superman II con Christopher Reeve e la partecipazione di Marlon Brando, e sempre con Coppola Cotton Club con Richard Gere. Scrive altri romanzi di successo, alcuni dei quali collegati alla saga del Padrino, che dopo la sua morte nel 1999 sarà proseguita dallo scrittore Mark Winegardner. Sembra che Puzo stesse preparando Il Padrino - Parte quarta e ogni tanto corre voce che la saga cinematografica possa proseguire, anche se Francis Ford Coppola ha già annunciato che non sarebbe lui a dirigere un eventuale prossimo film.
La Boutique del Mistero di Andrea Carlo Cappi torna domenica 27 marzo alle 16.20 su Radio Number One, nel programma pomeridiano di Luca Galiati, con il relativo dossier l'indomani in Borderfiction Zone.
Andrea Carlo Cappi (Milano, 1964) ha esordito sulle pagine de Il Giallo Mondadori nel 1993. Da allora ha pubblicato una sessantina di titoli tra romanzi, raccolte di racconti e saggi, presso alcune delle maggiori case editrici italiane e qualcuna delle peggiori. Editor, traduttore, consulente editoriale, all'occorrenza è anche sceneggiatore, fotografo, illustratore, copywriter (di se stesso) e videomaker.