Presentazione di Andrea Carlo Cappi
All'inizio di settembre del 2024 è uscita, a mia cura, la quinta antologia del Premio Torre Crawford. Se non sbaglio i conti, si tratta della diciassettesima raccolta di racconti di autori vari di cui sono editor nell'arco di un trentennio (in realtà sarebbero di più, contando vari numeri monografici di M-Rivista del Mistero negli anni Duemila).
A rendere particolari quelle del Premio è il loro legame con Francis Marion Crawford, autore statunitense vissuto per buona parte della sua vita in Italia fra Ottocento e Novecento, divenuto dal 2020 il nume tutelare di una nuova generazione di autrici e autori in lingua italiana.
Anche quest'anno - non per merito mio ma grazie ai racconti selezionati dalla giuria - ne è risultato un volume fuori dal comune: Mea culpa (edito da Torre Crawford APS), disponibile in cartaceo presso la segreteria del Premio, e in cartaceo o ebook in esclusiva su Amazon. La raccolta viaggia dentro e fuori dai generi (mainstream, mystery, fantastico, umorismo...) ed è composta da quindici storie, a partire da un romanzo di F. M. Crawford che mi risulta finora inedito in Italia: Il crocifisso di Marzio, una commistione di elementi che oggi potremmo definire noir, filosofico, commedia all'italiana e satira politica (con una componente forse soprannaturale, forse no) ambientato a Roma nel 1886.
Seguono i racconti selezionati, tra i quali incontriamo anche autori e autrici che hanno già avuto a che fare con la narrativa, il cinema o il fumetto. Sergio Tulipano trasforma in un vero e proprio "standard" del fantastico un'idea di Stefano Massaron, da un racconto del celebre "giovane cannibale" apparso nella sua antologia Lezioni notturne. Claudia Perfetti ci propone un inquietante thriller parapsicologico narrato con il suo consueto stile. Il giovane Ethan Storchi, esordiente assoluto (in quanto vincitore della sezione riservata agli under 18) ci racconta una storia cruda della realtà palermitana. Serena Perozzo, con Un attimo in più commuove con il confronto onirico di un uomo con il proprio passato. Marco Marinoni ci porta invece nel giallo puro, con l'indagine su un delitto quasi perfetto.
Daniele Bergonzoni ci fa conoscere un insolito patto con il diavolo (o chi ne fa le veci). Ledio Gjoni gioca tra commedia e dramma tra vicini di casa. Gianluca Calabria rievoca antiche e spaventose leggende. Cristina Biolcati indaga sui risvolti psicologici del suicidio dello scrittore Robert E. Howard (autore, fra l'altro, di Conan il barbaro). Vincenzo Pandolfi porta un uomo fuori dal tempo, di fronte alle proprie responsabilità. Alessio Petrolino ci conduce in Giappone, dove un'organizzazione segreta offre servizi ad alto livello per chi ambisce a una gloria postuma. Filippo Santaniello scatena il caos a Roma nel racconto imperniato sulla rivalità tra due scrittori horror e i loro followers.
In chiusura appaiono due "ospiti" targati World SF Italia: Mario Gazzola, con una versione estesa del suo racconto distopico Confiteor; e io stesso con La mossa del Vescovo, un episodio inedito e scritto appositamente della saga di padre Stanislawsky, personaggio noto da anni al pubblico delle antologie di fantascienza made in Italy. In sostanza, il tema della colpa viene declinato in ogni sua possibile sfumatura.
Nato a Bagni di Lucca centosettant'anni fa, nel 1854, e morto a Sant'Agnello (Napoli) nel 1909, Francis Marion Crawford divenne il primo autore bestseller nel senso moderno del termine; tra le sue opere di maggior successo si annoverano vari racconti gotici e numerosi romanzi ambientati in Italia, che fecero di lui il ponte tra la nostra cultura e quella anglo-americana. Uno dei suoi luoghi di lavoro preferiti era la sua residenza estiva, una torre spagnola del XVI secolo a San Nicola Arcella (Cosenza), che da allora viene chiamata Torre Crawford; qui ambientò il suo racconto horror Perché il sangue è la vita, tuttora un classico del genere.
Nel 2019 un manipolo di volontari della cultura decise di istituire un concorso letterario per racconti inediti, che vide la luce nel 2020. Ogni anno dunque viene proposto un tema, ricavato da una frase o da una citazione presente in un'opera di Crawford, e vengono selezionati i testi migliori tra quelli pervenuti; la giuria che presiedo li esamina tutti in forma anonima, dando a chi partecipa - professionista, dilettante o esordiente che sia - le stesse probabilità di qualificarsi per semplice meritocrazia.
Ma ad aprire le danze è sempre la storia di Crawford da cui è stato tratto spunto e in ogni volume appare sempre un racconto sullo stesso tema, siglato da una firma illustre della narrativa. Per chi volesse raccogliere la collezione completa, ecco le antologie precedenti, tutte in cartaceo e ebook in esclusiva su Amazon.
Perché il sangue è la vita (Oakmond Publishing, 2020)
La prima raccolta si orienta esclusivamente su horror e thriller, partendo dal celeberrimo racconto di vampirismo che Crawford ambientò proprio a San Nicola Arcella e sulla "sua" torre: Perché il sangue è la vita (For the Blood is the Life). Ospite d'onore: Cristiana Astori con Ti piace il sangue? Nata durante il periodo del lockdown, l'antologia è in parte il suggestivo riflesso del periodo che stavamo vivendo.
La seconda raccolta, come il racconto di Crawford La donna dell'acqua (By the Waters of Paradise) oscilla tra atmosfere spettrali reali o percepite, mainstream e ghost stories. Per la prima volta il concorso si apre anche agli under 18, ricavandone racconti davvero sorprendenti. Ospite d'onore: Alda Teodorani, con il suo racconto inedito Il fantasma della Rocca di Cagnano.
Anche la terza raccolta si muove tra il mainstream e ogni possibile genere letterario, traendo ispirazione da La bambola fantasma (The Ghost Doll) di F. M. Crawford. Ospite d'onore: Claudia Salvatori con La sindrome di Bonnet. Per la prima volta l'illustrazione di copertina è di Roberta Guardascione, che diviene illustratrice di riferimento per le antologie crawfordiane.
Partendo dall'omonimo racconto di F. M. Crawford (Man Overboard!) questa volta le storie, sempre con ogni possibile sfumatura di genere o non di genere, ci portano su acque torbide, con inattesi spruzzi di umorismo. Ospite d'onore: il maestro dell'avventura Stefano Di Marino con Il sogno dello squalo.