giovedì 31 ottobre 2024

Il romanzo di Mister Noir


Presentazione di Andrea Carlo Cappi 

"Mister Noir" è un fenomeno letterario di cui si parla da molto tempo sui media nazionali ed è diventato ormai oggetto di culto. Tuttavia, come molte serie narrative di grande innovazione, è vittima di un paradosso: è famoso, ma forse non deve diventare troppo famoso, altrimenti rischierebbe di turbare l'equilibrio di un mondo editoriale che non lascia spazio agli "outsider" non omologati. Senonché, dopo vent'anni di successi, forse è il caso di prendere atto dell'esistenza di un personaggio di cui la cultura italiana dovrebbe andare orgogliosa.
Nell'ottobre 2004 un giovane autore di nome Sergio Rilletti, scoperto qualche tempo prima da Andrea G. Pinketts e da me medesimo, pubblicò sulla nostra M-Rivista del Mistero la prima avventura di Mister Noir, il primo detective italiano affetto - come il suo autore - da tetraparesi spastica, protagonista di una serie thriller dalle forti connotazioni ironiche. Non si può negare che il suo ideatore abbia esperienza diretta di cosa voglia dire la tetraparesi spastica e che pertanto possa raccontarne la realtà quotidiana. Ma non ha scelto un linguaggio buonista e lamentoso, adatto all'ipocrisia dei nostri tempi, in cui si fa pat pat sulla testa del "portatore di handicap" per liberarsene quanto prima.
Sergio Rilletti è un grande esperto di fiction investigativa e avventurosa, materia che ha imparato a maneggiare con straordinaria capacità, tanto da scrivere anche una storia a fumetti per Il Grande Diabolik pubblicata un paio di anni fa. Con Mister Noir ha creato un proprio alter ego che, se provaste a fargli pat pat sulla testa, vi asfalterebbe con il suo sarcasmo, prima di risolvere un caso impossibile per qualsiasi "normodotato". Beninteso, si tratta di una formula innovativa che sfugge alla comprensione di chi abitualmente discrimina la narrativa popolare e ritiene che certi problemi vadano trattati solo con un linguaggio di falsa condiscendenza.

Invece Rilletti ha scelto di divertirvi e divertirsi creando un format narrativo che attinge dal giallo, dal thriller con connotazioni fantasiose e surreali di Agente speciale - serie tv britannica di culto degli anni '60 rimasta nella memoria degli intenditori - e da molte altre suggestioni della cultura popolare degli ultimi decenni. Mister Noir, brillante detective milanese che si muove su una carrozzina manuale ma anche su una sedia a rotelle hi-tech che gli permette di mettersi alla guida di un furgone - a metà tra Ironside e Thunderbirds... e so che sono altre citazioni che i più non possono capire - si avventura in casi che attraversano ogni sfumatura della narrativa di genere, dal giallo classico al fantastico.
Così in Hate & Love, primo romanzo lungo sul personaggio dopo le numerose novelettes e i racconti già raccolti nel volume Mister Noir, l'investigatore parte da un'indagine su un mistero in apprenza insolubile - un ragazzo sparito da una finestra di casa sua, mistero che troverà una spiegazione del tutto razionale - per arrivare a una vicenda che sfocia nel fantastico e che ci porterà in una situazione degna di Dal tramonto all'alba di Tarantino & Rodriguez. Siamo quindi in una storia che, pur compatibile anche con un pubblico young adult (ossia con la narrativa per ragazzi), si muove con maestria tra generi e sottogeneri "per adulti", purché questi ultimi siano ancora capaci di divertirsi e, al tempo stesso, di cogliere le problematiche che l'autore porta alla luce.
Mister Noir-Hate & Love è quindi, come tutte quelle di questa serie, una storia di puro divertimento con un sottofondo molto serio e un riferimento reale: in questo caso, le trappole che si possono nascondere su Internet dietro apparenze rassicuranti, come il videogioco online Hate & Love. La trama, che richiama antiche leggende ben documentate sulle streghe della Liguria, ci porta a una sconvolgente battaglia finale, che rende questo romanzo l'avventura più "kolossal" del protagonista e della sua assistente-comprimaria Elena Fox. Di sicuro, se non avete mai letto le loro avventure, questo è un ottimo punto di ingresso per scoprire un fantasioso universo narrativo che potrebbe esservi sfuggito, incredibilmente, da vent'anni a questa parte. Ma siete ancora in tempo per rimediare.




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