venerdì 12 aprile 2024

Iperwriters - Senza trascurare i santi

Photo: Ian Taylor on Unsplash

Iperwriters - Editoriale di Claudia Salvatori

Letteratura italiacana - 44 - Senza trascurare i santi

Venerdì, ore 13.
Ho nuovamente trovato lavoro nel porno. Oltre alle mie quattro storie mensili vado una volta al mese in agenzia, da mattina a sera, per fare editing alle sceneggiature scritte da altri.
L'agenzia fornisce alla Ediperiodici una gran parte delle sue testate da edicola, come ho detto. Ma produce, in proprio, serie di fumetti religiosi e sulle vite dei santi, per un mercato di abbonati. E, per arrotondare, mi ritrovo a collaborare anche a quel settore. Credo che esista in giro qualche pubblicazione che porta la mia firma.
Pochi anni dopo, scrivendo Superman non muore mai, avrei raccontato quell'esperienza: l'agenzia con i cassetti in cui organi genitali e santini con l'aureola si mescolavano. Divertente per il lettore, ma per noi era una specie di normalità.
E forse così dovrebbe essere sempre: abbandonando sia la volgarità becera che la bigotteria fobica, riunire erotismo e spiritualità. Se non nella vita, nella fiction. La nostra razionalizzazione e legittimazione per fare porno e religione insieme è:
Uno: professionismo
Due: equilibrio mentale
La professionalità, in effetti, è sacra e santa (non sto affatto ironizzando). L'equilibrio è quella benedetta capacità di poter gestire aspetti divisi e frammentati del mondo continuando a sentirsi interi e sani.
E che succede, direte voi, a chi non possiede questa capacità? Per esempio gli adolescenti? Bene, lo ripeto: quando io ero bambina sono stata inondata dalla pornografia verbale di miei coetanei che non avevano ancora avuto accesso ai fumetti (ora sì, sto ironizzando). Il nostro lavoro, in un certo modo, serviva un bisogno di quella fascia di mercato.
In quanto allo slasher, le cover abbondavano di bondage e le storie erano piene di donne stuprate, torturate e fatte a pezzi, sììì... Anche quello veniva dalla pancia del popolo delle periferie urbane. Lo giuro su quanto ho di più sacro, la memoria di Max e la fiction, che non ti fa mai più male di quanto sia già contenuto in te.
Del resto, noi proponevamo anche il Bene con la B maiuscola, gli esempi più belli, nobili e puri.
Ma i miei coetanei delle periferie urbane, lo giuro, ci avrebbero riso sopra.

Nessun commento:

Posta un commento

Iperwriters - Confessioni erotiche d'autrice

Photo: Karel VH on Unsplash Iperwriters - Editoriale di Claudia Salvatori Letteratura italiacana - 45 - Confessioni erotiche d'autrice V...