sabato 25 novembre 2017
La spia del Risorgimento: reading
Lettura a una serata Borderfiction di un brano dal bestseller di Paolo Brera & Andrea Carlo Cappi pubblicato per la prima volta nel 2011 da Sperling & Kupfer con il titolo Il Visconte, riproposto nell'estate 2017 in edicola nella sua versione integrale con il titolo La spia del Risorgimento nella collana "Romanzi storici" e, con lo stesso titolo, in ebook da Algama Editore. La storia del Risorgimento vissuta da un uomo dalle forti passioni e dai molti segreti.
Da Algama Editore in ebook a 6,99€, offerta speciale 3,99€ fino a lunedì 27 novembre 2017IBS https://www.ibs.it/
AMAZON https://www.amazon.it/
BOOKREPUBLIChttps://
MONDADORI STORE http://
giovedì 23 novembre 2017
La vampire nue (1970)
Retrospettiva di Andrea Carlo Cappi
La vampira nuda è una pellicola che unisce il basso budget alla
creatività psichedelica e onirico-erotico-surrealista degli
anni Settanta, assai presente nelle produzioni francesi dell'epoca. L'effetto
complessivo per lo spettatore, a cominciare dalla prima sequenza in cui un gruppo di persone vaga minaccioso per le strade indossando maschere singolari, non è dissimile da un'esperienza
allucinogena. È evidente che l'andamento della pellicola
dipende più dal casting, dai costumi e dalle scenografie che
dalla sceneggiatura approssimativa, in cui sono visibili
cambiamenti... e relative incoerenze in corso d'opera.
Nondimeno il
poco di storia che si evince dalla pellicola ha spunti interessanti:
una compagnia farmaceutica cerca di scoprire i segreti del gruppo
sanguigno di una presunta vampira e pertanto allestisce un vero e
proprio club dei suicidi al solo scopo di alimentarla; nel frattempo indaga
su altri possibili soggetti, selezionandoli tra guardiani notturni e
altre persone che vivono esclusivamente di notte. L'obiettivo è
quello di scoprire il segreto dell'immortalità dei vampiri. La
svista dei top manager dipende dal fatto che i presunti vampiri non sono
esattamente vampiri, bensì... mutanti che provengono da un'altra
dimensione.
Si direbbe che il regista Jean Rollin abbia letto gli appunti del dottor John Keel – autore di Creature dell'ignoto e di The Mothman Prohecies – che giusto in quello stesso periodo ipotizzava altre dimensioni per giustificare tutti i fenomeni di presenze sconosciute tra noi. Ma si intuisce che, dal punto di vista di Rollin, ciò che conta siano la graziosa (e silente in tutto il film) Caroline Cartier con il suo abitino di veli trasparenti, le deliziose gemelle Tricot («Le gemelle del diavolo», recita il trailer) e un certo numero di altre fanciulle a seno più o meno scoperto.
Si direbbe che il regista Jean Rollin abbia letto gli appunti del dottor John Keel – autore di Creature dell'ignoto e di The Mothman Prohecies – che giusto in quello stesso periodo ipotizzava altre dimensioni per giustificare tutti i fenomeni di presenze sconosciute tra noi. Ma si intuisce che, dal punto di vista di Rollin, ciò che conta siano la graziosa (e silente in tutto il film) Caroline Cartier con il suo abitino di veli trasparenti, le deliziose gemelle Tricot («Le gemelle del diavolo», recita il trailer) e un certo numero di altre fanciulle a seno più o meno scoperto.
Un "film antifemminista
che sfrutta l'immagine del corpo della donna", come si direbbe oggi?
Be', non va dimenticato che quello era un periodo in cui togliersi il
reggiseno era considerato un gesto di liberazione da parte delle
donne e un rifiuto della morale borghese, qualcosa che nei nostri tempi si definirebbe "femminismo pro-sex".
Se i fumetti
horror-erotici di fine anni Sessanta, pullulanti di vampire nude e
ninfomani, avevano l'obiettivo primario di stimolare le fantasie di maschi adolescenti etero in tempesta ormonale, questo tipo di cinema che innestava
l'erotismo su tematiche thriller e horror – e sarebbe stato in ogni
caso vietato ai minori anche senza nudità – rappresentava
non solo un meccanismo per fabbricare successi low budget, ma anche
una sorta di provocazione sociale post-68. Ne sapeva qualcosa il
prolifico regista Jess Franco, che oltre alle vampire trattò
in chiave erotica assassine seriali, monache e detenute (nude anche loro).
A ben
vedere, in ogni caso, i personaggi femminili di questo primo film
vampiresco di Rollin per la maggior parte non sono donne-oggetto o
damigelle in pericolo vecchia maniera – tranne beninteso la
protagonista-eponima-anonima che dev'essere salvata – bensì
donne forti, dalla perfida killer Solange al servizio dei cattivi
(Ursula Puly) alla lesbica buona orientale Ly, la cui interprete, non
a caso, appare nei credits sotto il nome di Ly Lestrong.
martedì 21 novembre 2017
DC Comics al cinema
Panoramica di Andrea Carlo Cappi
Dopo
l'articolo sul film di Justice League, un breve riassunto a
beneficio di coloro che non hanno seguito con troppa attenzione gli
ultimi sviluppi della saga del cosiddetto DC Extended
Universe, che
– va precisato – segue una continuity del tutto indipendente
dalle serie Arrow,
Flash e le altre
dell'universo DC televisivo, così come dai precedenti film
dedicati a Superman e Batman (e quello, rimasto isolato, su Lanterna Verde).
Nel
2013 Zack Snyder inaugura il nuovo ciclo con L'uomo
d'acciaio, in cui vengono
ri-raccontate le origini di Kal-El alias Clark Kent. A impersonare
Superman è Henry Cavill, mentre suo padre Jor-El è
interpretato da Russell Crowe. I genitori adottivi Martha e Jonathan
sono Diane Lane e Kevin Costner, laddove il ruolo della fidanzata
giornalista Lois Lane tocca a Amy Adams, e Laurence Fishburne è
il direttore del Daily Planet,
Perry White: tutti personaggi che riappaiono in episodi
successivi. La storia si basa sull'invasione dei malvagi kryptoniani
superstiti guidati dal generale Zod (già oggetto del film
Superman II, il più
riuscito del ciclo con Christopher Reeve) ed è il
primo, traumatico incontro dell'umanità con una razza aliena.
Nel
2016 Snyder completa il seguito, Batman vs. Superman –
Dawn of Justice, in cui
manifesta l'intento di preparare un team-up di personaggi storici
della DC Comics. Bruce Wayne alias Batman è incarnato da Ben
Affleck, spalleggiato dal maggiordomo-assistente Alfred (Jeremy
Irons, una delle presenze più ironiche ed eleganti della
serie). Il Cavaliere Oscuro è ritratto un po' ingrigito dopo
vent'anni di carriera, durante la quale si presume abbia combattuto,
tra gli altri, contro The Joker... ancora vivo come si apprenderà
dal film successivo. Questo è il film più lungo, che
raggiunge quasi tre ore nella versione integrale per il mercato
video, e anche quello che presenta più problemi, pur
raggiungendo una notevole dimensione epica. Il primo difetto è proprio nella lunghezza, che impone tagli a scapito della trama nella versione distribuita nelle sale.
Tra
i problemi c'è poi l'eccesso di sequenze oniriche, che pesano
alquanto sul montaggio. In quella iniziale sono riassunte le origini
di Batman, già viste ampiamente nelle versioni di Tim Burton e
Chris Nolan, ma qui necessarie ai fini della trama. Poi ce n'è
un'altra, a mio vedere del tutto superflua, in cui Bruce Wayne fa
visita alla tomba di famiglia, con un capovolgimento horror. La
più discutibile è una sequenza complessa e molto
sofisticata, ma poco comprensibile: una sorta di sogno premonitore in
cui in una Terra invasa dai Parademoni (che faranno la loro
apparizione in Justice League)
si manifesta un Superman cattivo e vendicativo... Visione interrotta
dall'apparizione di Flash, il quale viaggiando nel
tempo mette in guardia Wayne, chiedendosi però se non sia arrivato troppo presto. A questo punto Batman
riprende coscienza e a tutt'oggi né lui né gli
spettatori hanno ben chiaro il senso di tutto ciò.
Sorvolando
su questi aspetti, il film è molto interessante, con una trama
particolare per una pellicola di supereroi. Si apre durante il finale
de L'uomo di acciaio:
mentre Superman lotta all'ultimo sangue contro Zod, Bruce Wayne cerca
di salvare i suoi dipendenti negli uffici di Metropolis (che
scopriamo essere a un tiro di schioppo da Gotham City, dettaglio
geografico di cui non ero a conoscenza). Debellata l'invasione, la
Terra deve fare i conti con i postumi, compresa un bel po' di
tecnologia aliena recuperata dalle navi kryptoniane (in questo c'è
una notevole somiglianza con spunti nel ciclo del Marvel Cinematic Universe, in cui i
residui delle navi aliene della Battaglia di New York in The
Avengers hanno conseguenze sia
negli episodi tv della serie Agents of SHIELD
sia nel recente Spiderman: Homecoming).
Da
una parte Superman è visto come un salvatore, dall'altra come
il responsabile dell'arrivo di Zod sulla Terra. Dal canto suo Batman
è considerato un elemento incontrollabile nella sua sempre più
cupa e solitaria lotta contro i mali di Gotham City. Su tutto ciò agisce il folle imprenditore Lex Luthor (un inquietante e bravissimo
Jesse Eisenberg, molto diverso da come lo si è visto in Cafè
Society di Woody Allen) i cui
piani criminali prevedono non solo il controllo dei manufatti
extraterrestri, ma anche l'eliminazione reciproca dei due eroi,
provocata attraverso una sapiente strategia della tensione e qualche
ricatto ad hoc. E, attenzione, il prossimo paragrafo brulica di
spoiler!
Nella partita si inserisce una donna affascinante, che si rivela
essere Diana Prince alias Wonder Woman (Gal Gadot), mentre Batman
scopre l'esistenza di altre persone dotate di superpoteri: Aquaman,
Cyborg e Flash, che saranno chiamati a far parte della JusticeLeague. Quando il suo piano fallisce, Luthor ricorre alla tecnologia
della nave kryptoniana per fabbricare Doomsday, orrida creatura ad
alto potere distruttivo. Mentre Batman e Wonder Woman tengono a bada
il mostro, Superman sacrifica la propria vita per ucciderlo.
Il terzo film del ciclo, Suicide Squad (2016), diretto da
David Ayer, è in assoluto il più brillante e
irriverente. La squadra che viene messa in scena è infatti
composta esclusivamente da cattivi costretti alla redenzione per mano della
subdola funzionaria statale Amanda Waller (Viola Davis):
l'infallibile tiratore Floyd Lawton alias Deadshot (Will Smith); la
folle fidanzatina di The Joker, Harleen Quinzel alias Harley Quinn
(Margot Robbie, in una straordinaria interpretazione sopra le righe);
l'australiano George Harkness alias Capitan Boomerang (Jai Courtney);
la maestra della spada giapponese Tatsu Yamashiro alias Katana (Karen
Fukuhara); Chato Santana detto El Diablo per la sua capacità
di generare e controllare il fuoco (Jay Fernandez); l'abile
arrampicatore Christopher Weiss in arte Slipknot (Adam Beach); Waylon
Jones alias Killer Croc (un irriconoscibile Adewale
Akinnuoye-Agbaje); e l'archeologa June Moone (Cara Delevingne),
vittima della possessione da parte di un essere ancestrale detto
l'Incantatrice.
Ed è proprio quando l'Incantatrice sfugge al controllo di
Amanda Walller che si scatena l'inferno: la creatura evoca il suo
malefico fratello Incubus e la coppia dà inizio alla
devastazione di Midway City, trasformando i passeggeri della
metropolitana in una legione di zombie. L'inaffidabile e
sacrificabile Suicide Squad viene mandata ad affrontare la minaccia,
in quella che è, ovviamente, una potenziale missione suicida.
Nella vicenda fanno la loro apparizione anche Batman (Ben Affleck),
impegnato nella preparazione della Justice League, e The Joker (Jared
Leto) il cui principale obiettivo è liberare Harley Quinn.
Il quarto film, diretto da Patty Jenkins e uscito alle soglie
dell'estate 2017, è un assolo di Wonder Woman, in cui Gal
Gadot si conferma un'ottima scelta per il personaggio. Dopo gli
eventi di Batman vs. Superman, Diana Prince lavora a Parigi
come curatrice museale quando riceve per posta da Bruce Wayne
l'originale di una fotografia presente negli archivi di Luthor: è
uno scatto (già intravisto in Batman vs. Suoerman) che risale alla Prima guerra mondiale, in cui la donna
figura assieme a quattro uomini. Il resto della pellicola è
narrato in flashback, partendo dall'infanzia di Diana sull'isola di
Themyscira – perennemente nascosta da una provvidenziale nebbia –
popolata dalle Amazzoni.
Ormai adulta e desiderosa di diventare a sua volta un'Amazzone come
sua madre Hyppolita (Connie Nielsen), Diana salva l'agente segreto
americano Steve Trevor (Chris Pine) precipitato in mare a bordo di un
aereo; l'esercito tedesco gli dà la caccia e, scoperta
l'isola, dà battaglia alle Amazzoni. Saputo che il mondo è
in preda alla Grande Guerra, sfidando la volontà della madre, l'eroina decide di partire con Trevor per fronteggiare il vero
responsabile, il dio Ares. La coppia, insieme a un gruppo di
avventurieri, raggiunge il fronte in Belgio, dove deve fare i conti
con un generale intenzionato a rifiutare la resa della Germania e una
creatrice di gas letali, prima che Diana si scontri con Ares
nell'inevitabile scazzottata finale.
Il successo delle varie pellicole consolida il progetto, che prevede
al momento Aquaman (2018), Shazam! (2019), Wonder
Woman 2 (2019), Cyborg
(2020), Green Lantern Corps (2020) e un nuovo film dedicato a
Batman. Sappiamo che Luthor non si è ancora arreso e che presto entrerà in gioco Deathstroke...
Iscriviti a:
Post (Atom)
Una strana coppia in giallo
Recensione di Andrea Carlo Cappi Presentazione a Milano, Admiral Hotel, v. Domodossola 16 (ingresso libero) sabato 28 settembre 2024 a &quo...
-
Illustrazione: Roberta Guardascione Presentazione di Andrea Carlo Cappi All'inizio di settembre del 2024 è uscita, a mia cura, la quin...
-
Recensione di Andrea Carlo Cappi Presentazione a Milano, Admiral Hotel, v. Domodossola 16 (ingresso libero) sabato 28 settembre 2024 a &quo...
-
Recensione di Andrea Carlo Cappi Presentazione a Milano, Admiral Hotel, v. Domodossola 16 (ingresso libero) sabato 28 settembre 2024 a "...