martedì 26 aprile 2022

Caccia all'oligarca

Yacht al largo di Maiorca (foto A. C. Cappi)

La Boutique del Mistero, di Andrea Carlo Cappi

Nell'ultimo decennio, soprattutto d'estate, gli spettacolari "superyacht" sono diventati parte integrante del panorama dell'isola di Maiorca. Di solito sono intestati a società che fanno parte di compagnie collegate ad altre società... ed è difficile risalire ai veri proprietari, anche se è noto che alcuni appartengono a oligarchi russi, cioè coloro che in Russia gestiscono grandi compagnie in uno stretto legame tra finanza e politica.
Uno di questi yacht, ormeggiato a Port Adriano, si chiama Lady Anastasia, e pare che appartenga a un magnate russo nel settore degli armamenti, che avrebbe anche un paio di ville sull'isola. La proprietà dello yacht viene alla luce in circostanze molto singolari.
Il 26 febbraio 2022 l'addetto alla sala macchine, ucraino, si trova in albergo a Palma di Maiorca. Vede in televisione le case bombardate a Kiev, la sua città, e decide di fare la resistenza a suo modo: va al porto, sale a bordo dello yacht e apre le valvole, facendo entrare acqua per affondarlo. Non riesce nel suo intento e lo yacht viene salvato, solo per essere confiscato nell'ambito delle sanzioni per la guerra in corso. Il marinaio ucraino intanto parte per il suo paese, con l'intenzione di andare a combattere.
Lo yacht di un altro oligarca, il Tango, è stato sequestrato nel porto di Palma di Maiorca all'inizio di aprile. Ma per questa categoria il rischio maggiore non è il sequestro delle proprietà all'estero. Il legame con la politica comporta anche che a volte un oligarca possa cadere in disgrazia. E forse è quello che sta capitando ad alcuni di loro negli ultimi tre mesi.

Il 29 gennaio 2022 un dirigente della Gazprom, viene trovato morto nel bagno della casa di campagna fuori San Pietroburgo colpito da varie coltellate, con accanto un suo biglietto di addio. Il 25 febbraio un altro dirigente della Gazprom viene trovato impiccato nel garage della sua casa di campagna fuori San Pietroburgo; anche lui ha lasciato un biglietto di addio Tre giorni dopo, il 28 febbraio un magnate russo delle raffinerie che vive in Inghilterra viene trovato impiccato nel garage della sua casa a Virginia Waters, nel Surrey; stavolta non c'è nessun biglietto.
Tre suicidi di seguito possono sembrare sospetti, ma a questo punto il copione cambia e diventa ancora più tragico. Il 24 marzo a Nizhni Novgorod, Russia, viene trovata morta l'intera famiglia di un oligarca, che avrebbe in apparenza assassinato moglie e figli prima di suicidarsi. La stessa situazione si ripete a Mosca il 18 aprile con la famiglia di un altro dirigente della Gazprom, presunto suicida dopo la strage. Il giorno dopo, il 19 aprile, lo scenario si replica in una villa a Lloret de Mar, in Spagna: con la famiglia di un altro oligarca, che viene trovato impiccato. Trovate ulteriori dettagli sulla vicenda in un articolo sul mio blog Kverse.
Possono essere sei casi indipendenti l'uno dall'altro... ma sarebbe una strana coincidenza. Una cosa è certa: se non è stata una coincidenza, difficilmente lo verremo a sapere.
Il prossimo appuntamento con La Boutique del Mistero è domenica primo maggio, sempre alle 16.20 su Radio Number One nel programma pomeridiano di Lukino, con il relativo dossier l'indomani in Borderfiction Zone.

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