lunedì 18 aprile 2022

Il nome di Diabolik


La Boutique del Mistero, di Andrea Carlo Cappi

Quest'anno ricorrono parecchi anniversari importanti nel mondo del fumetto. Oltre al quarantesimo compleanno di "Martin Mystère" appena celebrato, in autunno si festeggerà il sessantesimo di un personaggio che ha tuttora milioni di lettori: Diabolik, creato dalle sorelle Angela e Luciana Giussani. Il numero uno della serie uscì all'inizio di novembre del 1962. Nel 2022 è stato superato il numero ottocento, senza contare tutti gli albi speciali come "Il Grande Diabolik" appena arrivato in edicola (contenente anche una storia dello scrittore Sergio Rilletti).
In questi giorni si è parlato anche dell'attore Giacomo Gianniotti, che sostituisce Luca Marinelli nel ruolo di Diabolik nel secondo e terzo capitolo della trilogia cinematografica dei Manetti Bros. Ma "Diabolik" era già diventato un film nel 1968, un serial a cartoni animati nel 1999 e nel frattempo persino tre cicli di romanzi: uno in Italia e uno in Francia a fine anni Sessanta, e uno scritto da me, cui ho aggiunto nel 2021 il romanzo del film.
Diabolik è il primo protagonista criminale del fumetto italiano, un ladro che non esita a uccidere chiunque gli sia di ostacolo. Con i suoi travestimenti può sostituirsi più o meno a chiunque, ma quando non assume identità altrui agisce con indosso un costume nero e una maschera che lascia scoperti solo i suoi occhi di ghiaccio. Ma per quale motivo le sorelle Giussani decidono di battezzarlo proprio "Diabolik"?


Il nome nasce probabilmente da suggestioni nell’aria in quegli anni, quando la parola "diabolico" diventa sinonimo di "assassino senza volto". Tutto comincia nel 1956, quando esce in Italia il film "I diabolici" ("Les diaboliques", 1955) del regista francese Henri-George Clouzot, da un romanzo di Boileau & Narcejac, gli stessi autori che poi ispirano a Hitchcock "La donna che visse due volte". È un thriller innovativo, con un colpo di scena finale da brivido, di cui nel 1996 sarà fatto un remake americano non all'altezza dell'originale, "Diabolique".
Negli anni Cinquanta, sull'onda del successo de "Il Giallo Mondadori" rinato nel dopoguerra, molti autori italiani scrivono per vari editori romanzi polizieschi sotto pseudonimo americano. Nel 1957, l'anno dopo "I diabolici", lo scrittore Italo Fasan pubblica con il nome Bill Skyline il romanzo "Uccidevano di notte", in cui un assassino seriale scrive alla polizia lettere firmate “Diabolic” (con la "c" finale) per accreditare i propri delitti.
L'anno dopo ancora, il 1958, a Torino viene ucciso un operaio della FIAT di nome Mario Giliberti. Il delitto tarda a essere scoperto e l'assassino, indispettito, spedisce una lettera alla Polizia firmandosi “Diabolich” (con il "ch" finale). La notizia si diffonde e vari mitomani mandano alla Polizia lettere annunciando delitti immaginari, firmandosi a loro volta "Diabolich". Sicché un astuto editore ripropone al volo il romanzo di Fasan sotto il titolo "Diabolic" (con la c).
L'assassino non viene mai identificato e il nome è ancora nell'aria nella primavera del 1962, quando Totò interpreta la commedia “Totò Diabolicus”, in cui un omicida elimina uno a uno i membri di una famiglia (interpretati da Totò in riuscissimi travestimenti) e spedisce lettere firmandosi "Diabolicus".
Quindi nel 1962 sulla stampa e nell'immaginario collettivo, la parola "diabolico" è ancora abbinata agli assassini misteriosi. Le sorelle Giussani la trasformano in "Diabolik", con la lettera "k". Non immaginano che il loro personaggio avrà così tanto successo da generare negli anni Sessanta una legione di nuovi personaggi dei fumetti "kattivi" con la lettera "k" nel nome: Kriminal, Satanik, Sadik...
Quanto alla ragione per cui, nella serie a fumetti, Diabolik abbia scelto per sé questo nome, si scopre solo nel 1968 nella storia "Diabolik, chi sei?" su cui si basa uno dei prossimi film dei Manetti Bros. Era il nome di una feroce pantera nera sull'isola in cui è cresciuto il protagonista, che da lei ha tratto ispirazione per il suo costume.


Questi e altri segreti di Diabolik & Eva Kant sono svelati in "Fenomenologia di Diabolik", disponibile in ebook da Algama e in volume a colori da NPE.
Il prossimo appuntamento con La Boutique del Mistero è domenica 24 aprile alle 16.20 su Radio Number One, come sempre nel programma pomeridiano di Lukino (con la "k"), con il relativo dossier l'indomani in Borderfiction Zone.

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