domenica 22 ottobre 2023

70 anni di 007



Non si direbbe, ma nel 2023 James Bond ha compiuto settant'anni. Il primo romanzo di Ian Fleming con protagonista il celebre agente segreto, Casinò Royale, fu pubblicato infatti nell'aprile 1953. Inoltre lo scorso 5 ottobre si è celebrato il "Global James Bond Day", ormai una ricorrenza annuale che corrisponde alla data di uscita del primo film, Agente 007 - Licenza di uccidere, nel 1962.
Per questo la Ian Fleming Publications Ltd., che detiene i diritti letterari del personaggio, ha deciso di ripubblicare proprio in questi giorni tre libri della saga narrativa di James Bond. Ma non scelti tra quelli del suo creatore Fleming, ormai più volte apparsi sul mercato di lingua inglese: sono stati selezionati invece tre volumi tra i più significativi degli autori che hanno proseguito la serie.
Comincio da quello più recente, Zero Minus Ten, uscito a suo tempo in Italia con il titolo 007 - Conto alla rovescia: fu il primo romanzo che lo scrittore americano (e da allora mio caro amico) Raymond Benson dedicò al personaggio; ne avrebbe scritti poi altri cinque, oltre a tre novelization e a tre racconti. Il libro fu pubblicato nel 1997 ed era una storia "in presa diretta" che si svolgeva durante il delicato passaggio di consegne del territorio di Hong Kong dal Regno Unito alla Cina. Fu anche il primo romanzo di Raymond che ho avuto il piacere di tradurre: in seguito mi sono occupato di quasi tutti i suoi James Bond e di alcuni degli splendidi noir che scrive tuttora.


Ma in assoluto il primo romanzo con 007 concepito dopo la prematura scomparsa di Ian Fleming nel 1964 è Colonel Sun, edito in Italia come Il Colonnello Sun e da noi apparso per la prima volta a puntate sulla Domenica del Corriere. Fu scritto dal romanziere britannico Kingsley Amis e pubblicato nel 1968 sotto lo pseudonimo (confessato) "Robert Markham". Ora per la prima volta Kingsley Amis appare ufficialmente come autore nella nuova copertina. Ho avuto modo di tradurre anche questo romanzo, qualche anno fa, per una sua nuova edizione italiana che temo però non sia più disponibile.
Il terzo titolo di 007 riproposto in questi giorni è il più particolare di tutti. Si tratta dell'autobiografia... o meglio della "biografia autorizzata di 007", pubblicata nel 1973. L'autore John Pearson, già amico e biografo di Ian Fleming, finge di avere incontrato personalmente James Bond e di essersi fatto raccontare da lui tutto ciò che fino a quel momento non si sapeva del suo passato.
Ma oltre a queste uscite - purtroppo solo in lingua inglese - con protagonista James Bond, ce ne sono due in italiano che riguardano Ian Fleming. Per cominciare, la casa editrice La Nave di Teseo annuncia per il 26 novembre 2023 la ripubblicazione del suo appassionante libro di non-fiction dal titolo Thrilling Cities - Le città dell'avventura, anche questo tradotto da me. Ma sta per arrivare persino un romanzo inedito (italiano) di spionaggio che vede Fleming tra i protagonisti.


Ho già parlato in questa rubrica delle esperienze di Fleming - classe 1908 - nei servizi segreti della Royal Navy durante la Seconda guerra mondiale, argomento che ho ripreso in un altro articolo in occasione dell'uscita del film L'arma dell'inganno, basato su fatti realmente accaduti, che lo vede tra i personaggi. Presto potrete ritrovarlo in veste di agente segreto in un vero e proprio romanzo storico.
Da qualche tempo ho ereditato il ruolo di curatore della collana in ebook Spy Game - Storie della Guerra Fredda creata dallo scomparso Stefano Di Marino e pubblicata da Delos Digital, cui partecipano esclusivamente autrici e autori italiani. Se nelle storie di spionaggio solitamente prevale l'azione, in questa collana si dà invece molto più spazio all'atmosfera.
Ho proposto la sfida anche a un grande scrittore italiano di mystery ben noto al pubblico de Il Giallo Mondadori, Enrico Luceri, sicuro che sarebbe stato in grado di affrontare la materia in modo brillante e originale. E così è stato. A breve uscirà il suo Caccia alla strega, una spy-story raffinata, colta ed elegante in cui sono coinvolti Ian Fleming e altre importanti figure del Novecento, alla ricerca della soluzione di un reale enigma della Storia. Il romanzo sarà pubblicato (esclusivamente in ebook) in due parti, la prima martedì 12 dicembre 2023, la seconda martedì 16 gennaio 2024. Sarà una lettura affascinante, a riprova del fatto che la spy story italiana ha raggiunto la sua maturità.

Dall'intervento andato in onda su Radio Number One martedì 17 ottobre 2023, nel programma Happy Hour di Lukino.

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giovedì 19 ottobre 2023

Iperwriters - Decapitazione

Photo: Philippe Oursel on Unsplash

Iperwriters - Editoriale di Claudia Salvatori
Letteratura italiacana - 32 - Decapitazione

Venerdì, ore 13.
Torniamo indietro di un anno. Prima che mi annunciassero di aver vinto il Premio Tedeschi.
il sentimento che avevo provato durante la stesura de La filosofa è stato così forte e bello, che non mi fermo. Continuo a scrivere. Un altro mese di lavoro, con la stessa facilità e felicità.
L'idea l'avevo da tempo. Il luna park della mia città aveva ospitato, fino a pochi anni prima, i freaks. Certo non quelli di Todd Browning, forse non creati dalla natura, probabilmente falsi: ma che importa, ai fini dell'immaginario? Donne con due teste, donne ragno e la donna senza testa. Esattamente come l'ho descritta nel romanzo intitolato La donna senza testa.
Niente di femminile, femminilista o femminista. La donna con la testa rivoltata all'interno ero io, o un essere di una casta subordinata provvisto di una cultura inservibile, scomodo, impensabile, pertanto non esistente. Un corpo. Un corpo, e nient'altro. La condizione umana.
Ora, forte del Premio Tedeschi, mi illudo di poter pubblicare La donna senza testa. Il romanzo viene rifiutato da tutti, tuttissimi. Quello che più mi sbalordisce è che non lo vuole neppure una grande casa editrice femminista (dopo tutto può trattarsi della condizione femminile, no?), con la motivazione che non raggiunge un sufficiente esito stilistico.
Scopro inoltre che, per le agenzie letterarie, il Premio Tedeschi non vale nulla: non ho bisogno di un agente per pubblicare gialli (peccato che non possa pubblicare neppure quelli).
Partecipo a due concorsi per inediti. Premio Calvino (in palio la pubblicazione da Einaudi): finalista con altri dieci fra cui Susanna Tamaro (non vince neppure lei). Premio Montblanc (in palio la pubblicazione presso un editore da definirsi): finalista con altri cinque.
Pensavo di vincere, perché ho già vinto una volta, e il libro (così mi pare) è nuovo e forte. Niente. Sbatto contro muri. Non capisco cosa sta succedendo.
Pubblico La donna senza testa, non a pagamento, da Graphos, un editore locale dignitoso, con un catalogo interessante. Faccio qualche presentazione, giro per librerie. A Milano, un personaggio molto influente dell'ambiente letterario mi tratta da cameriera di colore che ha preso l'autobus dei bianchi.
Vedo la mia testa rotolare dalla ghigliottina.

venerdì 6 ottobre 2023

Iperwriters - O fortuna

Foto: A. C. Cappi

Iperwriters - Editoriale di Claudia Salvatori

Letteratura italiacana - 31 - O Fortuna

Venerdì, ore 13.
È il 1985, e ho vinto il Premio Tedeschi. il cambiamento c'è stato. Economico ed esistenziale. Allora il premio consisteva in un contratto di pubblicazione con anticipo di cinque milioni, una discreta somma all'epoca. Avrei guadagnato ancora con le royalties e con un adattamento del romanzo per un radiodramma della RAI.
Mi godo la rivincita sugli artisti locali: di colpo mi trovo molto più avanti di loro, che restano comunque al di sopra di me. Ma imbarazzati, perché sono diventata un imbarazzo.
Io patisco lo stress da troppa positività: passata di colpo dalle capanne degli schiavi a una pubblicazione Mondadori, da un quartiere fetido agli ipnotici laghi di Segrate. E adesso?
È stata una fortuna? Sì. E nello stesso tempo una sfortuna.
Sono troppo giovane, e nello stesso tempo troppo vecchia. Sono troppo avanti, e nello stesso tempo troppo indietro. Se fossi appartenuta alla generazione precedente, accedendo all'editoria a fumetti e vincendo il premio Tedeschi, avrei avuto tutto. Una fama duratura, opportunità, amicizie, cinema, una casa, una vita di benessere sotto tutti gli aspetti. Se fossi appartenuta alla generazione successiva, quella della carica dei seicento scrittori, non avrei messo un dito su una tastiera neppure per fare la lista della spesa.
Ma ero in mezzo. Avevo visto, sentito, odorato quello che può dare la bravura in una carriera letteraria. E quando mi sono accorta, negli anni 2000, del niente che stava cominciando a dare, non potevo aderire a quel sollevarsi (pur legittimo) di una moltitudine di scrittori pieni di ambizioni destinate a essere vanificate.
La fortuna? Sono nota a livello locale. I giornali mi fotografano e intervistano. È qualcosa, senza internet e social: la visibilità è tutta lì. Ho collaborazioni con riviste. Mi contattano produttori. Parlo al telefono con Armando Crispino, che ha diretto L'etrusco uccide ancora.
La sfortuna? Non riesco a pubblicare un secondo libro con le indagini del mio commissario. Nessun editore, nessuno scrittore pubblica gialli italiani: è troppo presto, sono troppo in anticipo.
Oggi il mondo pullula di commissari.
Nel corso di tutta la mia vita professionale ogni fortuna si è tramutata in sfortuna, e viceversa. Come si canta nei Carmina Burana: O fortuna, semper crescis aut decrescis.