domenica 22 maggio 2022

Mata Hari, la spia innocente


La Boutique del Mistero, di Andrea Carlo Cappi

Torniamo a parlare di agenti segreti, con la vicenda di Mata Hari, un personaggio storico del primo Novecento, considerato il prototipo della spia al femminile e ripreso più volte da cinema e televisione. Io stesso ho collaborato come sceneggiatore a un serial radiofonico RAI con Veronica Pivetti come protagonista.
Nella maggior parte delle interpretazioni, Mata Hari è una femme fatale, una pericolosa seduttrice e una spia nemica senza cuore. In realtà è una donna molto più avanti rispetto ai suoi tempi, che costruisce su di sé il personaggio di una misteriosa danzatrice indonesiana, trasformandosi nella prima grande diva della propria epoca, ma alla fine viene ingiustamente sfruttata come capro espiatorio a scopo politico.
Ciò che non tutti sanno è che Mata Hari, che in malese significa "Occhio dell'Aurora", è un nome d'arte. In realtà si chiama Margaretha Zelle ed è nata in Olanda nel 1876. Quando compie diciott'anni la famiglia non può più mantenerla e Margaretha accetta la proposta di matrimonio di un capitano dell’esercito coloniale olandese in Indonesia, Rudoph MacLeod, di origine scozzese. Quindi parte per l'Oriente, si sposa e ha due bambini. In realtà la vita matrimoniale è un inferno. Il marito insidia una cameriera, che si vendica avvelenando i figli della coppia, uno dei quali muore. Alla fine i Macleod divorziano, il marito si tiene la figlia superstite e Margaretha torna in Europa. E da qui comincia la metamorfosi in Mata Hari.

Mata Hari fotografata da Paul Boyer

Margaretha Zelle si ritrova a Parigi nel 1903. Senza un soldo, vive di espedienti. Si fa chiamare Lady MacLeod, fingendosi la vedova di un lord britannico, finché non si inventa una nuova identità: Mata Hari, principessa indonesiana esperta di danze orientali... che si inventa lei, come tutto il resto. Ma è così brava che diventa subito una diva internazionale, conosce i grandi artisti della Belle Epoque, frequenta principi e generali e si esibisce nei grandi teatri d'Europa. Tutto grazie a una magnifica finzione che affascina il pubblico.
Purtroppo, mentre si trova in Germania nel 1914, scoppia la Prima guerra mondiale e a Mata Hari vengono sequestrati bagagli e denaro. A questo punto accetta di lavorare per i servizi segreti tedeschi, riferendo dietro compenso le informazioni che scopre da nobili e militari che passano per il suo letto. In realtà non si impegna troppo: vuole solo farsi risarcire le perdite che ha subito per colpa della Germania.
Ma anche ai servizi segreti francesi non passa inosservato che Mata Hari potrebbe essere un'ottima spia. Così nel 1916 si fa reclutare dal capitano Ladoux di Parigi e viene mandata a Madrid, con l'incarico di sedurre un ufficiale prussiano per scoprirne i segreti. Ormai è diventata a tutti gli effetti un'agente segreta francese.

Mata Hari fotografata da Paul Boyer

Ma in quel periodo la guerra sta andando molto male per la Francia. Quando viene alla luce la passata e presuna collaborazione di Mata Hari con i servizi segreti tedeschi, il capitano Ladoux decide di servirsene in tutt'altro modo: nel 1917 la fa tornare a Parigi e la arresta, accusandola di essere una spia nemica e attribuendole la reponsabilità delle sconfitte francesi. La povera Mata Hari viene processata, condannata e mandata davanti al plotone di esecuzione. Per questo passa alla storia come la grande traditrice della Francia. Dai documenti emersi dagli archivi in oltre un secolo, sembra invece che sia stata solo la vittima innocente di un'operazione di propaganda.
Chi volesse approfondire la vicenda trova su YouTube  un mio documentario autoprodotto su Mata Hari. Chi invece vuole saperne di più sulla letteratura di spionaggio, in queste settimane tengo un videocorso di spy story sul sito e sulla pagina Facebook del Premio Torre Crawford.
E, a proposito, per chi si trova a Roma domenica 29 maggio tra le 12.00 e le 14.00, il Premio Torre Crawford organizza un brunch letterario, durante il quale lo scrittore Alfredo Martinelli e io ci sfideremo improvvisando racconti in diretta con la partecipazione del pubblico. L'appuntamento è domenica 29 maggio a mezzogiorno in punto al Foodoo, viale Medaglie d'Oro 342, Roma. Per La Boutique del Mistero ci ritroviamo invece in diretta sempre il 29 maggio alle 16.20 (in collegamento da Roma dopo lo spettacolo) su Radio Number One, con il relativo dossier il giorno dopo su Borderfiction Zone.







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