domenica 3 luglio 2022

Watergate: lo scandalo del presidente


La Boutique del Mistero, di Andrea Carlo Cappi

Cinquant'anni fa in questi giorni due giornalisti del "Washington Post" di nome Bob Woodward e Carl Bernstein cominciarono un'inchiesta che non solo portò alle dimissioni di un presidente degli Stati Uniti - caso unico nella storia americana - ma influenza tuttora la cultura popolare, i media e le serie tv. Ancora oggi si usano termini coniati appositamente per questa vicenda, passata alla storia come "Scandalo Watergate".
Per esempio, tutte le volte che scoppia uno scandalo politico, la stampa di tutto il mondo lo battezza prendendo una parola chiave e aggiungendo la desinenza "-gate". Ci sono stati l'Irangate, il Pizzagate... l'ultimo è il Partygate del primo ministro inglese Boris Johnson. In realtà "Watergate" è il nome di un elegante complesso di edifici a Washington DC progettato dall'architetto italiano Luigi Moretti e inaugurato nel 1971, comprendente un albergo, appartamenti e uffici.
In uno di questi nel 1972 ha sede il Partito Democratico statunitense, che si prepara alle elezioni di novembre in cui il suo candidato George McGovern sfiderà alle urne il presidente in carica Richard Nixon del Partito Repubblicano, il quale conta invece di essere rieletto. Nelle prime ore del mattino del 17 giugno 1972 un guardiano notturno del Watergate scopre intrusi nell'ufficio del Partito Democratico e chiama la polizia, che li arresta. Da questo episodio emerge una vera storia di spionaggio che coinvolge l'FBI (la polizia federale), la CIA (il servizio segreto americano) e la Casa Bianca.


Gli intrusi che nel giugno 1972 sono entrati clandestinamente nella sede nazionale del Partito Democratico al Watergate Building non sono ladri, ma risultano essere legati al comitato ufficiale per la rielezione del presidente Nixon, intenti a frugare negli archivi privati dei rivali. I due giornalisti Bernstein e Woodward cominciano una lunga inchiesta per conto del "Washington Post", che nel 1974 sarà raccolta nel libro "Tutti gli uomini del presidente" e che nel 1976 diventerà il celebre omonimo film con Robert Redford (Wooward) e Dustin Hoffman (Bernstein).
Il giornalista Woodward è da tempo in contatto con il numero due dell'FBI, Mark Felt, che diventa il suo informatore. La sua identità deve restare segretissima (e infatti non verrà rivelata per trentratré anni, fino al 2005), quindi i due reporter danno a Felt un nome in codice: "Gola Profonda", dal titolo del noto pornofilm con Linda Lovelace uscito proprio in quel periodo. Da allora "Gola Profonda" è un termine tecnico che indica un informatore segreto all'interno del sistema. Chi ha visto "X-Files" ricorderà il personaggio chiamato "Gola Profonda" che rivela segreti all'agente Fox Mulder.
Con l'aiuto del loro Gola Profonda, Bernstein e Woodward scoprono l'esistenza di un gruppo clandestino comprendente ex-agenti dell'FBI e della CIA chiamato "The White House Plumbers" ovvero "gli Idraulici della Casa Bianca", dedito a spiare, diffamare e sabotare il Partito Democratico, allo scopo di mantenere a tutti i costi il presidente Nixon al potere. Nixon infatti viene rieletto nel novembre 1972. Ma nell'agosto 1974 lo scandalo sollevato dal "Washington Post" e le rivelazioni sulle sue operazioni illecite lo costringono alle dimissioni.


Sta arrivando dalla HBO una serie televisiva intitolata "The White House Plumbers", che racconta appunto la storia del gruppo segreto di Nixon. Ne è protagonista Woody Harrelson nel ruolo di uno dei personaggi più interessanti e al tempo stesso più spaventosi dello spionaggio americano: Howard Hunt.
Hunt era un brillante autore di thriller spionistici, che in Italia venivano pubblicati da Segretissimo Mondadori. In realtà conosceva bene la materia perché era un agente della CIA e il suo nome emerge in alcuni dei momenti più inquietanti del XX secolo - compreso l'assassinio del presidente Kennedy - fino all'arresto per lo scaldalo Watergate. Per dare un'idea della figura di Howard Hunt, basti dire che gli autori di "X-Files" si sono ispirati a lui per creare il personaggio malefico dell'Uomo che fuma.
Quindi dopo mezzo secolo si continua a parlare del Watergate. E, se volete rivivere l'esperienza, potete andare al Watergate Hotel di Washington e alloggiare nella stanza 214, la "Scandal Room" (nella foto sotto), decorata con oggetti degli anni Settanta legati alla vicenda. Io vi aspetto con la rubrica "La Boutique del Mistero" domenica 10 luglio alle 16.20 su Radio Number One, nel programma pomeridiano di Luca "Lukino" Galiati.




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